Postal, c’è la casa per i profughi 

Grazie ad alcuni interventi sarà pronta l’ex cantoniera in via Roma: ospiterà fino a 7 richiedenti asilo


di Ezio Danieli


POSTAL. A PostaI è stata trovata la sede per ospitare sette migranti come previsto dallo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Si tratta dell’edificio dell’ex casa cantoniera che si trova lungo la centrale via Roma. L’ex casa cantoniera è di proprietà della Provincia, che l’ha ceduto all’Ipes e adesso l’Istituto per l’edilizia sociale dovrà firmare un accordo con il Comune, cui spetta la realizzazione dei lavori necessari per un adattamento dello stabile, che ha bisogno di interventi di sistemazione prima di accogliere i richiedenti asilo, che dovrebbero appunto essere al massimo sette.

Così era stato deciso dalla Comunità del Burgraviato, che sta gestendo a livello locale la delicata questione dei profughi. “Noi siamo pronti - dice il sindaco di Postal Othmar Unterkofler - perché l’ex cantoniera è una soluzione funzionale. Dovremo firmare il contratto e poi eseguire i lavori che sono necessari per adattare la struttura alle esigenze degli ospiti. Contiamo di eseguirli nel corso dei prossimi prossimi mesi in modo tale che l’ex casa cantoniera possa essere agibile e pronta alla nuova destinazione per la prossima primavera”.

ll consiglio comunale di Postal si era espresso a maggioranza a favore della partecipazione al progetto Sprar, sostenuto dal ministero dell’interno e dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci). Si tratta di una questione attualmente molto dibattuta che riguarda la sistemazione di richiedenti asilo nei Comuni dell’Alto Adige. L’Alto Adige dovrà assumersi il compito di mettere a disposizione alloggio e assistenza ai richiedenti asilo assegnati dallo Stato.

Il progetto Sprar ora garantisce che i richiedenti asilo, dopo una prima accoglienza a Bolzano, siano distribuiti sul territorio dei Comuni partecipanti. L’intero progetto è gestito e coordinato dalle rispettive comunità comprensoriali. Per questo motivo era stato presente alla seduta consiliare a Postal anche Florian Prinoth, direttore dei Servizi sociali della Comunità comprensoriale Burgraviato, che aveva fornito un’ampia e dettagliata serie di informazioni sul progetto Sprar. In consiglio comunale c’era stato un dibattito aperto e oggettivo prima della votazione, in cui nove consiglieri si sono espressi a favore e quattro contro la partecipazione al progetto. Postal ospiterà dunque fino a un massimo di sette persone (potrebbero appunto anche essere di meno) nell’ex casa cantoniera.

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