«Posti di lavoro a rischio», riapre la sala scommesse 

Il provvedimento cautelare riguarda la «Sisal Entertainment» di via Mainardo Il comandante dei vigili: «Il nostro riferimento era e resta la legge provinciale» 



MERANO. È durata lo spazio di un weekend la chiusura della storica agenzia ippica di via Mainardo, disposta sulla base del “distanziometro” (300 metri dai cosiddetti luoghi sensibili, dalle scuole agli ospedali ai centri anziani) introdotto dalla nuova legge provinciale. Con un decreto urgente il Tar di Bolzano ha sospeso la chiusura della sala scommesse nei confronti della quale era stata disposta la decadenza dell’autorizzazione. I giudici amministrativi hanno accolto la domanda cautelare della Sisal Entertainment, affermando che sussiste «l’estrema urgenza di prevenire effetti irreversibili e irreparabili (in particolare in relazione al possibile licenziamento di dipendenti)». Nel concreto, si tratta di 6-7 dipendenti con contratti a tempo indeterminato, che lavorano in una sala attiva dagli anni Ottanta, quando ancora slot, videolottery e scommesse sportive non esistevano neppure e la scommessa ippica era tra le poche consentite. Il passaggio del dispositivo del Tar rischia di aprire nuovi scenari, contemplando espressamente l’aspetto occupazionale. Nel ricorso viene contestato anche «l’elenco trasmesso dal Comune di Merano alla Provincia di Bolzano menzionato nel provvedimento di decadenza impugnato». La camera di consiglio sul caso è stata fissata il 12 giugno. Proprio a giugno è prevista una tappa importante per il braccio di ferro in corso da tempo fra operatori del settore gioco e le leggi che gli enti locali nel corso degli anni hanno emanato per contrastare la ludopatia. I giudici del Consiglio di Stato entreranno infatti in possesso delle perizie tecniche degli esperti che rileveranno se il regolamento sulle distanze minime per le sale da gioco determini o meno l’«effetto espulsivo» di tutte le attività legate al comparto. Sulla vicenda abbiamo interpellato ieri anche il comandante della polizia municipale di Merano Fabrizio Piras, che - con una serie di verifiche mirate - ha contribuito ad eliminare di fatto le slot dai bar nei pressi dei luoghi sensibili. «Noi continueremo ad agire - spiega il comandante - nel pieno rispetto della legge provinciale che dal primo giugno riguarderà anche i tabaccai. Attendo le notifica del provvedimento di via Mainardo, ma una sospensiva non è una sentenza. E finora le sentenze ci sono sempre state favorevoli».(sim e max.bo.)













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