Potature sul Lungopassirio «Violata la direttiva Ue» 

Lavori in corso. Preoccupazione e timori per l’avifauna: «Non si possono tagliare rami durante la nidificazione». Ma aspettare settembre avrebbe significato chiudere la passeggiata


Sara Martinello


Merano. Si sono conclusi lunedì i lavori di potatura di alcuni rami per la messa in sicurezza del tratto del Lungopassirio tra ponte Teatro e la passerella Lutero. Ma non mancano le critiche, stavolta per via del possibile disturbo all’avifauna che in quei grandi pioppi ha trovato la propria casa: «Ogni anno si assiste alla violazione della legge nazionale 157/1992 sulla tutela della fauna, che vieta non solo la distruzione dei nidi, delle uova e dei piccoli, ma anche ogni forma di disturbo biologico nella fase di riproduzione», segnala un lettore. «La direttiva 2009/147 del Consiglio dell’Unione Europea – prosegue – vieta il taglio di rami e alberi nel periodo di nidificazione degli uccelli e la legge 157/1992 prevede pesanti sanzioni per la distruzione di uova e nidi. Il periodo di nidificazione inizia dalla metà di marzo e prosegue fino ad agosto».

Tutela della salute.

La decisione della Giardineria comunale di fare i lavori in questo periodo, però, è avallata da una deroga alla norma, spiega la direttrice Anni Schwarz. Camminare lungo quel tratto, infatti, magari con un forte vento a soffiare sugli alberi (già protesi sulla passeggiata), non dava una sensazione di sicurezza ai passanti, prima del taglio operato durante gli scorsi giorni. «Si tratta di tutela della salute e della sicurezza pubblica – conferma Schwarz –. Quelli svolti da una ditta privata erano lavori improrogabili, di assoluta priorità. Dovevano essere fatti lo scorso inverno, ma il denaro necessario è arrivato tardi, a ridosso dell’emergenza coronavirus, ma col lockdown anche queste attività sono state sospese. Con la ripresa abbiamo stilato una scala di priorità, e la potatura di alcuni rami sul Lungopassirio era prioritaria: procrastinarli avrebbe comportato la chiusura di quel tratto per tutta l’estate».

Proteggere i nidi.

Si tratta di potature imponenti, alcune piante dovevano essere ridotte anche di cinque o sei metri. E i nidi degli uccelli che le abitavano? «Sono stati spostati e salvaguardati con attenzione, come da prassi – risponde la direttrice della Giardineria –. Ovviamente cerchiamo sempre di organizzare tutto nel rispetto della norma, come succede per la siepe di biancospino di via Karl Wolf, dove gli uccelli nidificano in massa. La sottoponiamo a taglio annuale, ma sempre rispettando con successo i tempi di nidificazione. Normalmente le potature vengono fatte in inverno o a estate inoltrata, anche per una questione biologica delle piante. Stavolta però era necessario agire tempestivamente».

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