Prime vaccinazioni all’ospedale Aderisce il 70% dei medici 

La lotta al Covid. A fare da apripista è il dottor Valter Ciarrocchi, direttore medico del Tappeiner: «È questa la strada che potrà portarci a vincere questa malattia». Percentuali ancora più basse fra gli infermieri, incontri per sensibilizzare


Ezio Danieli


Merano. «Sono emozionato nel ricevere il primo vaccino anti Covid-19 a Merano. È un momento importante nella lotta al virus che sta condizionando da quasi un anno la nostra vita. Mi auguro che in tanti accettino di farsi vaccinare. È questa la strada che potrà portarci a vincere questa malattia»: sono le prime parole del dottor Valter Ciarrocchi, direttore medico dell'ospedale Tappeiner, che ha iniziato la serie di vaccinazioni all'ospedale cittadino.

Le vaccinzioni al Tappeiner al via a San Silvestro.

Mercoledì 30 dicembre, di sera, sono arrivate le prime 186 dosi del vaccino riservate a medici e al personale sanitario dell'ospedale meranese. E l'ultimo giorno dell'anno è iniziata la vaccinazione dopo il lavoro di preparazione delle varie fiale che saranno somministrate in due fasi.

Il direttore medico

fa da apripista.

Il dottor Ciarrocchi è stato il primo ad essere vaccinato, seguito dagli infermieri e dai medici. È stato lo stesso Ciarrocchi a somministrare il vaccino ad un suo collega, il dottor Filippo Anselmo del pronto soccorso. A seguire tutti gli altri che hanno aderito alla campagna con una percentuale di quasi il 70 per cento dei medici del Tappeiner.

Il commento della direttrice del comprensorio sanitario.

«Una percentuale molto alta - ha commentato Irene Pechlaner responsabile del comprensorio sanitario - mentre fra gli infermieri è un po' più bassa visto che ci sono ancora parecchi perplessi. Fra i medici invece l'adesione è da considerare elevata. Fra l'altro se n'è aggiunto uno all'elenco iniziale».

Incontri informativi

per tutto il personale.

Aggiunge il dottor Ciarrocchi: «Abbiamo fatto precedere la fase della vaccinazione da una serie di corsi informativi per tutto il personale. Tra l'altro è stato organizzato anche un incontro per illustrare tramite un video le caratteristiche e la bontà del vaccino. Le risposte sono state positive».

Le prossime fasi: case

di riposo e anziani a rischio.

La fase della vaccinazione proseguirà nei prossimi giorni sempre fra il personale ospedaliero. Poi si passerà agli ospiti ed al personale delle case di riposo e quindi alle persone anziane che sono considerate le più a rischio. Alle prime vaccinazioni ha assistito anche il coordinatore sanitario degli ospedali di Merano e Silandro dottor Haidegger che ha spiegato come «nell' ospedale meranese viene utilizzato il primo vaccino arrivato sul mercato, quello sviluppato da Pfizer-BioNTech, che per impedire la replicazione del virus utilizza l'Rna messaggero. Per essere efficace va però somministrato in due dosi a distanza di 21 giorni l'una dall'altra».

Sono possibili reazioni avverse: da quelle più comuni come febbre o stanchezza a rari casi di reazioni allergiche anche gravi. Per questo prima della vaccinazione chi si sottopone alla stessa deve leggere una nota informativa e firmare il consenso. Quando la campagna vaccinale verrà estesa al resto della popolazione occorrerà personale aggiuntivo: per questo l'ospedale di Merano ha già stipulato contratti a termine con medici di medicina generale o medici in pensione che si sono resi disponibili a dare una mano. La fase preparatoria del vaccino, che richiede una complessa procedura di scongelamento e diluizione, verrà eseguita dalla farmacia ospedaliera.













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