Primi soldi per il palasport tra ex Bersaglio e Combi 

Ok dal consiglio comunale per 48 mila euro destinati allo studio di fattibilità Cedendo il terreno lo Sportclub avrebbe i soldi per la nuova sede con l’Aesse


di Giuseppe Rossi


MERANO. Prima l'annuncio agli stati generali dello sport lo scorso gennaio, ora il via libera a uno studio di fattibilità approfondito che porta con se una spesa da ben 48 mila euro. Con la prudenza che è di prassi in queste situazioni e soprattutto per progetti che richiedono investimenti consistenti e pluriennali, il Comune di Merano getta le fondamenta per la costruzione del primo vero palazzetto dello sport in riva al Passirio, una cattedrale sportiva libera da lacci e lacciuoli con il mondo della scuola e delle palestre degli istituti scolastici che hanno sempre dettato le regole d'uso degli impianti.

In consiglio comunale, quasi come se si trattasse di un dettaglio, la maggioranza ha approvato l'ultima variazione al bilancio 2017 e assieme allo stanziamento da 280 mila euro per pagare ai padri cappuccini l'uso trentennale del loro orto (diritto di superficie) ancora preservato almeno in parte dalle speculazioni edilizie, ha destinato 48 mila euro proprio allo studio di fattibilità per realizzare nell'area ex Bersaglio, tra il Combi e il vecchio ristorante da oltre un anno in disuso, un nuovo palazzetto dello sport. Una grande palestra tripla, almeno così ipotizzano gli assessori Nerio Zaccaria e Gabriela Strohmer, dotata di doppie tribune in modo da consentire l'accesso all'impianto di un pubblico da grandi occasioni. A Merano una struttura del genere di fatto non esiste, eccetto lo stadio del ghiaccio che però per almeno 9 mesi all'anno non è destinabile a eventi sportivi che non siano il pattinaggio o l'hockey su ghiaccio. L'altro impianto che in questi anni ha un po' sopperito alla carenza di un palasport è stato il palestrone dello School village, da quasi 40 anni tempio della pallamano e anche in questo caso limitato da tribune che al massimo possono ospitare ottocento spettatori.

La nascita di un palasport a Merano è un argomento che ha sempre attraversato la politica cittadina, in particolare durante le campagne elettorali. Nel 2015 in molti avevano ipotizzato di utilizzare l'areale ferroviario a ovest della stazione centrale o la trasformazione del Palamainardo, magari coperto. L'idea di utilizzare l'areale ex Bersaglio a dire il vero non è nuova. Se ne era parlato vent'anni fa, quando l'allora Dc/Margherita e i propri fidi tecnici avevano ipotizzato una cittadella dello sport a fianco del Combi ancora da ristrutturare. Se ne era parlato anche meno di dieci fa, quando era stata la Provincia a farci un pensierino sempre all'ex Bersaglio. In questo caso però a Bolzano si era pensato di nuovo a una palestra scolastica per coprire le esigenze del Kaiserhof e della scuola alberghiera Savoy. Alla fine la fame di spazi palestra è stata risolta con la costruzione di una palestra doppia al posto di quella esistente dentro il parco alle spalle del Kaiserhof. L'idea che ritorna per un palasport all'ex Bersaglio in sinergia con la Provincia piace agli sportivi, ma soprattutto alla Svp e allo Sportclub Merano. Il presidente della polisportiva bianconera Karl Freund l'ha ripetuto spesso: non abbiamo i soldi per ristrutturare l'ex Bersaglio e trasformarlo nella nuova sede di Scm e Asm, ma abbiamo il terreno che la Provincia ci ha regalato dietro all’edificio. Con la cessione di quel terreno per costruire il palasport, lo Sportclub troverebbe i soldi per ristrutturare l'ex ristorante che ormai vuoto da oltre un anno si sta trasformando in un rudere a rischio sicurezza e vandalismi.













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