Profughi, al Comune  premio per l’accoglienza 

Il ministero degli Interni riconosce 72 mila euro, 15 mila in più grazie allo Sprar Andranno in progetti per l’integrazione su idee della Consulta migranti


di Simone Facchini


MERANO. Grazie all’adesione allo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati che il decreto Salvini intende ridimensionare, a Merano sono stati riconosciuti per l’impegno nell’accoglienza 15 mila euro in più, da aggiungere ai 57 mila della precedente tranche. Non sarà una somma strepitosa ma ha un forte impatto simbolico. Potrà fra l’altro contribuire a fare uscire dal guscio la Consulta per l’immigrazione e l’integrazione, chiamata a una funzione propulsiva nell’indirizzare l’utilizzo della somma. Sull’affermazione di un ruolo dell’organismo che rappresenta i cittadini extracomunitari la giunta Rösch ha scommesso, rimodellandone lo statuto e la composizione. Sarebbe ora di misurarne l’effettiva operatività e capacità.

Già l’anno scorso a Merano era stato riconosciuto l'impegno in questioni di accoglienza. Il ministero dell'Interno, allora guidato da Minniti, aveva garantito un impegno economico di un massimo pari a 500 euro per ogni profugo ospitato presso le strutture di accoglienza presenti sul territorio comunale. Nella casse della tesoriere di via Portici erano entrati 57 mila che in questo anno e mezzo è stata utilizzata per ideare e sostenere progetti di integrazione e di formazione per persone con background migratorio, indipendentemente dal fatto che appartenessero agli ultimi arrivi o ai flussi migratori più tradizionali degli anni passati. Soprattutto un progetto ha creato reazioni: si tratta dei 15 mila euro destinati a sostenere l’apertura di un ristorante che dà lavoro a migranti, l’African Soul di via Petrarca.

Il cambio della guardia al vertice degli Interni e il cambio di rotta nelle politiche migratorie che il vicepremier Matteo Salvini è intenzionato a imprimere non hanno tuttavia avuto riflessi sull’impegno a premiare chi accoglie. A Merano è stato assegnato un ulteriore importo economico: non solo confermato, bensì accresciuto. Nelle casse del Comune sono arrivati 72 mila euro e l’aumento è dovuto all'attivazione dello Sprar. La cifra sarà disponibile col bilancio 2019. L'assessorato competente – la delega è il vicesindaco Andrea Rossi - tratterrà per sé lo stesso importo dell'anno 2017, mentre i 15 mila euro “extra” finiranno nel crogiolo delle spese correnti, utilizzabili per scopi diversi.

I progetti finanziabili sul tema integrazione, assicura l’amministrazione, troveranno nella nuova Consulta competente un organo propulsivo maggiore che in passato: dovrà dimostrare di essere un organo «capace di esprimere pareri e progetti, di accoglierli e di poterli rendere percorsi reali grazie alla presenza attiva delle associazioni del territorio».













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