Rimossi gli speed check dopo la raffica di multe  

Le colonnine di via Roma e di via Goethe trasferite in via Scena e via Piave Il sindaco sui 30 km/h: «Obbligati ad introdurli per contenere i decibel»


di Simone Facchini


MERANO. Speed check spostati all’indomani della stangata. Ieri mattina il box arancio di via Roma presso l’incrocio con via Mirabella, responsabile di oltre cento multe in ventiquattro ore inflitte a tutti gli automobilisti che oltrepassavano il limite dei 30 chilometri orari, era sparito. Stessa sorte per le analoghe due colonnine di via Goethe, altra strada “sotto tiro”. L’esplosione di sanzioni che faranno inviperire tanti conducenti pare abbia convinto l’amministrazione a tornare almeno in parte sui suoi passi, evitando altri boom di contravvenzioni.

Il limite-lumaca in diverse direttrici cittadine aveva sollevato un polverone all’atto della sua introduzione. «Ma era necessario che la giunta reagisse - giustifica il sindaco Paul Rösch - dopo che sulle strade in questione erano stati segnalati valori di inquinamento acustico oltre la soglia di attenzione prevista dalla legge». Quindi si era dato il via al giro di vite sui limiti: da fine ottobre, su tutte le strade cittadine ad alta percorrenza, è stata imposta la diminuzione dai 50 ai 40 orari con ulteriore limata in via Goethe (nel tratto fra via delle Corse e l’ospedale), via Piave (fra il sottopasso delle Terme e l'incrocio con via Petrarca) e sull'asse piazza Mazzini-via Rezia-via Petrarca-via Roma (fino al ponte della Posta) dove la massima velocità consentita è ora di 30 km/h. Lungo alcune di queste strade vi sono le colonnine dove a rotazione la polizia municipale installa i misuratori di velocità. Quando è stato azionato in via Roma nel tratto prima della sede dell’Asl s’è concretizzata la raffica di contravvenzioni. I box smontati comunque non sono stati messi in soffitta: saranno ricollocati in via Scena (dove già era presente) e in via Piave poco prima della rotonda dell’Uva. Un turnover nella logica dell’amministrazione, che però avviene in coincidenza con il “giorno nero” delle multe.

La Civica all’attacco. «Il limite dei 30 km/h su strade come quella di via Roma ha veramente dell’assurdo. Non vi è alcun motivo in tema di sicurezza ed emissioni rumorose a giustificare un limite così invasivo su una strada a senso unico a due corsie»: la Civica per Merano, già critica in passato nei confronti del provvedimento, cavalca l’onda. «Per mantenere la propria autovettura entro questi limiti – afferma Giorgio Balzarini, il consigliere della Civica ex vicesindaco - bisogna viaggiare in “seconda” (con maggiori emissioni e rumorosità). Da queste misure si vede in maniera evidente che chi le ha imposte (assessora alla viabilità) non ha alcuna esperienza di guida e sono solo provocazioni nei confronti di chi ha la necessità di utilizzare il proprio mezzo per spostarsi in città e per fare cassa».

Balzarini sostiene che la sicurezza stradale la si possa ugualmente mantenere anche con un limite superiore come i 40 km/h. «Il limite dei 30km/h lo si potrebbe applicare solamente alle strade residenziali, quelle particolarmente strette con uscite dai passi carrai a visuale limitata, ma per il resto il limite dei 40 chilometri all’ora sarebbe più che sufficiente per bilanciare sicurezza e fluidità del traffico».

Per contrastare il troppo rumore causato dal traffico, insomma, l’amministrazione ha finito per fare ben altro rumore.

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