Rohrer all’Unione: in città non si fanno spese in auto 

L’assessora replica a muso duro ai commercianti sul nuovo megastore «Il 60 per cento degli spostamenti dei meranesi a piedi, in bici o in autobus» 



MERANO. Risale a pochi giorni fa l’accusa mossa dall’Unione dei commercianti meranesi nei confronti del Comune di Merano relativa al centro commerciale di Lagundo. Secondo i rappresentanti dell’Unione, se il megastore porterà via clienti dai Portici la causa sarà da ricercare nel fatto che, a loro avviso, sarebbe difficile raggiungere il centro storico di Merano in auto. «Quest’accusa – risponde l’assessora alla mobilità Madeleine Rohrer – parte dal presupposto che chi opera acquisti lo faccia necessariamente utilizzando l’automobile. I dati raccolti e messi a disposizione dei cittadini ci dicono ben altro e, soprattutto, che la realtà è molto più complessa».

Nel corso delle ricerche condotte nell’ambito della redazione del nuovo Piano urbano della mobilità, nel centro di Merano sono stati rilevati 2.377 posti auto ad uso pubblico. «Ribadiamo, nel centro di Merano, comodamente raggiungibili», prosegue l’assessora, che nel rispondere all’Unione si avvale di un corposo apparato di dati. «Nell’analisi approfondita che è stata fatta per l’elaborazione del nuovo Put è stato, inoltre, confermato un ulteriore dato: in media, nonostante l’ampia offerta di parcheggi centrali, questi non vengono utilizzati, e quelli che rimangono liberi sono circa 500, che andranno a sommarsi con quelli del garage sotto il Monte Benedetto, circa altri 600. In più, il 36% delle macchine rilevate sostano più di due ore, il che significa che, spesso e volentieri, posti preziosi per il commercio vengono occupati, presumibilmente, da chi utilizza i parcheggi non per motivi di “shopping”».

I dati mostrano, inoltre, che il 60% degli spostamenti dei meranesi non avvengono in macchina ma con altri mezzi: i cittadini si muovono perlopiù a piedi, in bici o in autobus. Un altro dato moto significativo è, anche, che proprio per fare la spesa il 66% dei meranesi va a piedi, in bici o in autobus, così come per sbrigare faccende burocratiche o amministrative. In questo caso il dato è ancora più alto: il 72% si sposta sempre a piedi, in bici o con l’autobus. Quindi solo il 9% dei meranesi che fanno la spesa in centro utilizzano la macchina. E il 30% degli spostamenti che avvengono con l’obiettivo di fare la spesa hanno come destinazione il centro. Chi si sposta, invece, fuori Merano per fare acquisti – e si tratta del 10% dei meranesi, gli altri rimangono nella località in cui risiedono – utilizza l’autovettura, con un dato che si attesa intorno al 78%.

È chiara la conclusione di Rohrer: «I dati, dunque, ci dicono chiaramente che i meranesi utilizzano prevalentemente altri mezzi per andare a fare compere in centro e che, comunque, chi viene in macchina trova sempre un posto auto libero. Viene da dire, inoltre, che il centro cittadino difficilmente può essere comparabile a un megastore: per questo è necessario valorizzare la già eccellente offerta del nostro centro storico, come sta accadendo da più parti a Merano grazie all’intraprendenza e alla creatività di alcuni commercianti. Auspicabili e meritevoli di sostegno sono, dunque, le iniziative recenti di coloro che offrono, ad esempio, servizi a domicilio, che propongono nuove tipologie di servizi, che ampliano la loro offerta, che fidelizzano i clienti».













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