Sale giochi solo fuori città A giugno tocca ai tabaccai 

L’ultima apertura è di Admiral in via Zuegg: ha preso il posto di un supermercato I vigili: «In centro solo tre esercizi irregolari: la legge provinciale funziona bene»


di Massimiliano Bona


MERANO. Gli effetti della legge provinciale sul gioco d’azzardo con l’introduzione del «distanziometro» (300 metri) dai luoghi sensibili sta producendo effettivi positivi anche a Merano. In centro i bar che ancora hanno le slot sono solamente tre (ci sono ricorsi pendenti) mentre le nuove aperture avvengono ai margini della città.

L’ultima in ordine di tempo è l’Admiral Club di via Zuegg. Vietare il gioco sarebbe probabilmente controproducente ma tenere slot e vlt - cioè videolottery - lontane dai luoghi sensibili (scuole, ospedali, fermate del bus ecc.) ha effetti positivi sulla ludopatia ma anche sugli enormi costi sociali legati ad essa. «In città - conferma il comandante della polizia municipale di Merano Fabrizio Piras - le slot, a breve, sono destinate a sparire totalmente dai bar. Chi ancora le ha, e stiamo parlando di un esercizio in via Mainardo e altri due a ridosso del centro, è solo perché ha aperto un contenzioso. Le nuove aperture avvengono, invece, solo ai margini della città». La prossima «campagna di bonifica» è prevista nei tabacchini, a partire dal primo giugno. «Lo prescrive la legge provinciale - continua Piras - e quindi ci attiveremo esattamente come abbiamo fatto per i bar».

Intanto i tabaccai stanno cercando di arrivare ad un compromesso, ma la strada appare in salita. L’ultima carta giocata, anche in Alto Adige ad aprile, è stata il convegno «Liberi di scegliere, basta proibizionismo – Sì al gioco lecito, no all’illegalità», organizzato dall’Istituto Friedman in collaborazione con la Federazione italiana tabaccai e il sindacato Totoricevitori sportivi.

Eppure c’è chi ci spera: «Praticamente - spiegano i tabaccai altoatesini - parliamo della totalità delle rivendite, vista l’estensione dei centri abitati e la lista oltremodo nutrita di luoghi sensibili. Non possiamo permettere che ciò accada: riportando l’attenzione sui reali numeri della ludopatia e sull’importanza di tutela di un settore economico importante come quello del gioco legale, convinceremo gli amministratori che la legge provinciale è sbagliata». In realtà la Provincia e l’assessora Martha Stocker stanno tenendo duro. Nessun dietrofront in vista: se nulla dovesse cambiare saranno tolte le slot anche dai tabacchini. Anche a Merano. La partita, quella vera, si sta giocando al Consiglio di Stato. I giudici - che hanno fissato la discussione della causa per giugno - hanno richiesto una consulenza tecnica per stabilire se il regolamento sulle distanze minime decise dalla Provincia per le sale da gioco determini o meno l’“effetto espulsivo” di tutte le attività legate al settore.

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