Sinigo, procede la costruzione della caserma dei pompieri

Merano. Iniziati nel giugno scorso, appena passata la prima ondata di coronavirus, stanno proseguendo rapidamente i lavori per la nuova caserma dei vigili del fuoco di Montefranco che dureranno...



Merano. Iniziati nel giugno scorso, appena passata la prima ondata di coronavirus, stanno proseguendo rapidamente i lavori per la nuova caserma dei vigili del fuoco di Montefranco che dureranno complessivamente 400 giorni.

«L’opera – aveva dichiarato allora Stefan Frötscher, allora assessore – costerà circa 3 milioni di euro. Sono anni che i membri del corpo dei vigili del fuoco volontari di Sinigo e Montefranco attendono la costruzione di un nuova caserma. La struttura realizzata nell’area dell’ex Dopolavoro non risponde più alle attuali esigenze e verrà rimossa per fare spazio a un nuovo edificio».

La realizzazione di questo progetto è stata procrastinata in attesa che l’amministrazione comunale disponesse finalmente di due terreni attigui – uno della Provincia e uno di proprietà di un privato – indispensabile per poter conferire alla nuova caserma spazi più funzionali.

Inoltre si è dovuto procedere, dopo l’approvazione del piano delle zone di pericolo da parte del consiglio comunale, avvenuta ancora nel 2015, alla pianificazione di tutta una serie di interventi di mitigazione dei pericoli idrogeologici (nell’ottica del consolidamento del sistema di drenaggio del fondo). L’area nella quale sorgerà la nuova struttura è stata infatti classificata come zona a rischio.

I lavori per la realizzazione della nuova caserma dei vigili del fuoco volontari di Sinigo e Montefranco sono stati inseriti dalla giunta comunale nel programma annuale dei lavori pubblici.

«Il progetto per la nuova caserma di Sinigo/Montefranco – sottolineava Stefan Frötscher – è anche una delle priorità contemplate dal programma di governo 2015-2020 e pertanto anche un ulteriore proposito al quale intendiamo dare attuazione. È importante che anche i pompieri di Sinigo e Montefranco dispongano di una sede moderna e funzionale, nella quale possano trovare posto mezzi e attrezzature, e lo è ancora di più se consideriamo che operano in una zona della città nella quale ci sono anche diversi masi fuori mano che, in caso di emergenza, è fondamentale poter raggiungere il più rapidamente possibile». E.D.















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