Società unica per il Parco dello Stelvio 

La strategia. Vertice dell’Eusalp: Kompatscher ha incontrato a Milano il presidente della Regione Lombardia «Assieme per la valorizzazione turistica e ambientale. E più pedaggi per ridurre il traffico sulle strade alpine»


GIUSEPPE ROSSI


STELVIO . Non è un miraggio l’idea di creare una società comune fra regioni per valorizzare il Parco dello Stelvio tanto sul piano turistico quanto su quello naturalistico. L’ipotesi è emersa ieri a margine della cerimonia per il passaggio di consegne della presidenza Eusalp dal Land austriaco del Tirolo alla Regione Lombardia. Con il cui presidente Attilio Fontana si è confrontato direttamente nell’occasione il governatore Arno Kompatscher. Tema principale del colloquio fra i due, alla presenza dell’assessore alla montagna Massimo Sertori, il Parco dello Stelvio. «L'idea è quella di creare una società comune per portare avanti progetti di valorizzazione naturalistica e turistica del Parco» ha detto Kompatscher. A un incontro futuro sull’argomento, oltre ai rappresentanti di Alto Adige e Lombardia, parteciperanno anche esponenti dell'Anas e della regione svizzera dei Grigioni.

Macroregione alpina.

Il passaggio di testimone alla guida dell'Eusalp, la macroregionale alpina (EU Strategy for the Alpine region) si è compiuta nell'ambito di un evento a Milano, parallelamente all'incontro periodico dei rappresentanti Eusalp, al quale ha appunto preso parte anche Kompatscher. Nel suo discorso il presidente altoatesino ha sottolineato la necessità di una stretta collaborazione a livello regionale nella regione alpina. «Le sfide che le regioni dell'arco alpino - ha detto - si trovano a fronteggiare sono simili fra loro, le cui soluzioni possono anche essere comuni. Nostro compito è quello di attuare insieme concrete misure per il bene della popolazione delle valli alpine e dei centri urbani».

Traffico e pedaggi.

Il messaggio di Kompatscher si riferisce in particolare per al tema del crescente traffico di attraversamento che riguarda l'intero arco alpino. «Dobbiamo pensare a pedaggi più elevati per cercare di ridurre il traffico di transito e il conseguente impatto sulle cittadine e i cittadini di quest'area» ha sottolineato Kompatscher. Il presidente della Provincia si è espresso per una soluzione condivisa, che introduca pedaggi di importo corrispondente all'effettivo costo dell'impatto del traffico sulla popolazione, mentre sull'intero arco alpino italiano l'ipotesi è quella di una sorta di tassa di soggiorno ambientale. L’ipotesi ha suscitato apprezzamenti. La questione del traffico sui passi e le strade alpine, nelle tensioni fra ragioni economiche e ambientali, continuerà a tenere banco ai vari livelli del dibattito politico.

 













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