Nel lanciare l’appello per l’utilizzo di mezzi a minore impatto ambientale, l’assessora Rohrer dà anche una chiave di lettura che riguarda l’economia. «Oltre a migliorare i flussi di traffico e la qualità dell'aria un più diffuso utilizzo delle biciclette rappresenta per Merano anche un vantaggio economico. Chi fa compere utilizzando la bici acquista localmente e in genere non si reca ai centri commerciali di Lagundo o Bolzano. Così i soldi dei meranesi rimangono a Merano. Anche per questa ragione, cioè per ammortizzare le conseguenze della crisi Covid, l'amministrazione investe nella mobilità ciclistica, ad esempio nella realizzazione di ulteriori 500 parcheggi per bici. Non solo i meranesi e le meranesi, ma anche cittadine e cittadini dei comuni limitrofi che vengono in città potranno così parcheggiare le loro bici in modo sicuro. La bici è il volano dell'approvvigionamento locale, mentre l'automobilista punta ai centri commerciali realizzati ai margini delle città».

Secondo le rilevazioni più recenti, a Merano il 60% degli spostamenti viene effettuato con mezzi sostenibili (a piedi, in bici o in bus). Il 29% degli intervistati - nell'ambito dell'iniziativa Mentor in collaborazione con l'istituto di ricerca Apollis- non usa mai l'auto privata. Il 70% dei percorsi a Merano è inferiore ai cinque chilometri.