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Strade a 30 km/h, Merano apripista ma pronta a cambiare 

Nel 2017 il provvedimento che scatenò l’ira degli automobilisti, poi parzialmente attenuato consentendo i 40 orari sulle strade di attraversamento e i 50 in zona artigianale. Ma con il nuovo Pums si va verso un ripensamento



MERANO. Tengono banco sui media nazionali la vicenda dell’introduzione del limite dei 30 km/h a Bologna e le relative reazioni. Da parte sua, sul tema Merano può mettere sul piatto un passato piuttosto burrascoso, un presente in cui su varie strade dovrebbe - usiamo il condizionale - viaggiare sotto quella velocità, e un domani in cui sono probabili alcune novità con il nuovo Pums, il Piano urbano mobilità sostenibile. Sull’argomento, un confronto preliminare già c’è stato fra il sindaco Dario Dal Medico e Alessandro De Paoli, comandante della polizia locale.

Il ministero.

«Il Mit di Matteo Salvini sta lavorando a una direttiva per chiarire e semplificare il tema dei limiti di velocità, con particolare riferimento ai centri urbani e come stabilito dall'articolo 142 comma 2 del codice della strada», riferisce una nota di ieri del ministero. «L'obiettivo è trovare un ragionevole equilibrio tra l'esigenza di garantire la sicurezza (che resta una priorità) ed evitare forzature che rischiano di generare l'effetto contrario. In questo senso, il Mit ha già portato in Conferenza unificata anche una proposta per limitare l'utilizzo degli autovelox nei centri urbani e controllare limiti sotto 50 all'ora». L'obiettivo - dice ancora il Mit - è far utilizzare i rilevatori di velocità e introdurre le Zone 30 in zone sensibili e a rischio incidenti, anziché in modo generalizzato e quindi meno efficace se non addirittura vessatorio nei confronti degli utenti della strada.

Il quadro.

Ancora durante il governo a guida Rösch-Verdi, era il 2017, su diverse strade della città era stato introdotto il limite dei 30 km/h e gli speedcheck arancioni tarati su misura. In certi casi - per esempio in via Roma, nel tratto fra via Petrarca e ponte della Posta - le multe si erano moltiplicate. L’ex sindaco, sin dal suo insediamento e ancor prima come cittadino, si era schierato per l’introduzione di norme che garantissero maggiore sicurezza per pedoni e ciclisti. Celebre il “siparietto” di quando, ancora non schierato ufficialmente in politica, aveva indossato un costume da zebra per attraversare le strisce pedonali in via Cavour, per richiamare l’attenzione sull’argomento dell’eccessiva velocità dei veicoli.

Qualche mese - e molte proteste - dopo l’introduzione del provvedimento dei 30 all’ora sostanzialmente in tutta la città, era stato compiuto un passo indietro, ma parziale. Oggi il limite dei 30 km/h esclude alcune strade di attraversamento (via Petrarca, via Roma...) dove si può circolare a 40 km/h, e la zona artigianale, compresa via Palade, e dove la velocità massima permessa si spinge ai 50 km/h.

Il comandante De Paoli è esprime alcuni dubbi sulla regolamentazione attuale: «Mi sembra più logico mantenere i 30 orari dove c'è un pericolo effettivo o un rischio come nelle scolastiche. Ho parlato della questione col sindaco, anche lui è perplesso e mi riferisce che in effetti tutta la mobilità del Comune è in discussione per via dell’apertura del tunnel (il completamento della bretella sotterranea nord-ovest, ndr), e con il nuovo Piano urbano mobilità sostenibile, anche questo aspetto verrà ridiscusso. Ho personalmente partecipato a varie riunioni in merito al Pums, è un argomento fondamentale per il futuro della città, ci si sta lavorando parecchio». SIM

 













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