il nuovo regolamento 

Stranieri, nella Consulta anche le associazioni

MERANO. La Consulta per l'integrazione e la migrazione (è la Consulta stranieri) troverà nuovo vigore grazie ad una modifica allo Statuto e al Regolamento. In futuro vi saranno presenti anche...



MERANO. La Consulta per l'integrazione e la migrazione (è la Consulta stranieri) troverà nuovo vigore grazie ad una modifica allo Statuto e al Regolamento. In futuro vi saranno presenti anche associazioni ed enti che si occupano dell'integrazione e della migrazione, ha detto il vicesindaco Andrea Rossi ieri mattina in conferenza stampa. La consulta sarà composta da nove persone di cui quattro in rappresentanza delle associazioni e 5 degli stranieri che in città hanno superato da poco le 6 mila unità. Nel gennaio 2003 venne istituita la Consulta Comunale elettiva per i cittadini stranieri extra UE ed apolidi residenti a Merano. Negli ultimi tempi la partecipazione e l’attivazione della Consulta sono andate preoccupantemente scemando per motivi diversi. «Dinanzi a ciò i membri residui della Consulta hanno voluto non arrendersi, ma rilanciare la validità di questo strumento cercando una formula nuova e diversa che consentisse da un lato una legittima rappresentatività elettiva dei cittadini e delle cittadine stranieri extra UE e dall’altro garantisse una maggiore operatività e capacità di tradurre idee e riflessioni in progetti concreti», ha spiegato Andrea Rossi. «Nel modello già presente presso i comuni di Bressanone e di Brunico abbiamo trovato una formula che ha dato buoni risultati», ha detto il presidente della Consulta Bassamba Diaby che ha poi spiegato le novità delo statuto e del regolamento. «Sono state mantenute inalterate le finalità e gli obiettivi, nella nuova consulta è prevista la compresenza di cittadini stranieri, regolarmente eletti dalla comunità dei residenti, e di delegati di associazioni ed enti che dei temi dell’immigrazione e dell’integrazione hanno fatto la loro ragion d’essere. In futuro l'incarico della Consulta sarà abbinato alla legislatura del Consiglio. In questo modo si evita un permanente cambio delle persone di riferimento su tutte e due le parti e la collaborazione fra la Consulta, il Consiglio comunale e la giunta sarà migliorata», ha aggiunto Bassamba Diaby. «Ciò che in Consulta dunque viene portato come espressione del bisogno e delle necessità della comunità straniera o, parimenti, viene portato dall’Amministrazione comunale come invito all’inclusione, può tradursi operativamente in atti grazie alle associazioni e agli enti strutturati del settore. Essi, per esempio, possono divenire destinatari di fondi da parte dell’Amministrazione per la realizzazione di progetti concreti», ha precisato il vice sindaco Rossi. I fondi necessari, come per il recente passato, saranno attivati grazie al trasferimento di risorse da parte del Ministero dell'Interno ai comuni virtuosi nell'accoglienza dei profughi, confermato anche per il 2018. Il nuovo Statuto il nuovo Regolamento adesso sarrano sottoposti al voto del Consiglio comunale probabilmente alla fine di questo mese di gennaio.(e.d.)













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