Stufa in tilt, 2 anziani intossicati 

Salvati dalla segnalazione della figlia, sono stati portati alla camera iperbarica. Grave la donna


di Fausto Da Deppo


MERANO. Sono stati salvati dalla figlia. Il suo intervento tempestivo e la sua lucidità e prontezza hanno consentito di evitare che l’intossicazione degli genitori potesse diventare una tragedia poco dopo mezzogiorno, ieri, in un appartamento all’interno di un condominio di via Vogelweide.

La donna ha capito che stava accadendo qualcosa di tremendo, forse il funzionamento difettoso di una stufetta per il riscaldamento domestico aveva diffuso nella casa del gas tossico, monossido di carbonio, e il padre e la madre lo stavano respirando, incapaci di reagire e trovare un rimedio, una via d’uscita e di salvezza.

Mancavano pochi minuti alle 12.30 quando un’ambulanza della Croce bianca ha sbarcato un medico di emergenza all’ingresso dello stabile. Il suo arrivo e l’intervento immediato sono stati provvidenziali. Le apparecchiature dell’equipe sanitaria hanno rilevato un’alta concentrazione di monossido di carbonio nelle stanze, un livello d’allarme. Gli operatori della Croce bianca hanno soccorso i due anziani meranesi, la donna di 72 anni che ormai aveva perso i sensi e il marito ottantenne cosciente ma incapace di muoversi. Li hanno rianimati e contemporaneamente hanno spalancato porte e finestre per aerare l’appartamento e liberarlo dal monossido di carbonio nel più breve tempo possibile. Subito sono partite la segnalazione d’allarme e la chiamata d’emergenza ai vigili del fuoco di Merano e ai carabinieri.

Messi in sicurezza i locali dell’appartamento e in generale la situazione del condominio, isolata ovviamente l’apparecchiatura probabilmente all’origine del problema a causa del suo malfunzionamento, i due anziani sono stati portati all’esterno e trasportati nelle due ambulanze accorse e immediatamente scattate verso il pronto soccorso dell’ospedale meranese Tappeiner.

Da qui è stato subito organizzato per i due coniugi il trasferimento alla camera iperbarica a Bolzano, dove sono stati entrambi sottoposti a terapie fin dal pomeriggio di ieri.

Dai primi accertamenti medici e dalle successive diagnosi ospedaliere, fra i due intossicati è la donna la più grave (fortunatamente comunque non è valutata dai medici in pericolo di vita), mentre il marito, a quanto pare dalle prime ricostruzioni dell’accaduto, se l’è cavata con sintomi di intossicazione non particolarmente preoccupanti.

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