Tappeiner e tutela Unesco: «Sarà invasione di turisti?» 

Il Comune ha già avviato l’iter per il riconoscimento di patrimonio dell’umanità Il primo cittadino chiede un’analisi relativa al prevedibile aumento di visitatori


di Ezio Danieli


MERANO. Il sogno, bellissimo, è far diventare la passeggiata Tappeiner un sito con la griffe dell’Unesco che potrebbe riconoscerla come patrimonio naturale dell’umanità. Ma è il sindaco Paul Rösch a gettare acqua sul fuoco dell’entusiasmo. “Bisognerà verificare tutti assieme quali potranno essere le conseguenze di un eventuale riconoscimento, per capire se la Tappeiner, e quindi la città stessa, saranno in grado di accogliere il numero elevato di turisti che la griffe dell’Unesco porterà”.

La questione è stata discussa a Palazzo Mamming, in una conferenza nel corso della quale è stato fatto il bilancio delle iniziative per i 700 anni della città. L’assessore Gabriela Strohmer ha ricordato che è stato chiesto il parere a un istituto germanico che ha valutato una serie di proposte per la griffe dell’Unesco: “Fra i vari luoghi ed edifici storici della città, quella della passeggiata Tappeiner è apparsa la proposta con le chanche maggiori di essere accolta”. Strohmer ha ammesso le difficoltà per raggiungere l’obiettivo, “ma - ha detto - abbiamo già iniziato le pratiche contattando la Provincia dalla quale abbiamo avuto il via libera. Adesso bisognerà raccogliere la documentazione necessaria. Abbiamo un anno di tempo e ci daremo da fare”. Il Comune dovrà ottenere l’appoggio del ministero che porterà la proposta poi all’Unesco a Parigi. Il tutto dopo essere passati attraverso il benestare di tutti gli interessati giudicato fondamentale dallo stesso sindaco.

Come scadenza per il via libero definivo alla pratica Tappeiner patrimonio naturale dell’umanità è stato indicato giugno, quando dovrebbe essere presentata la richiesta ufficiale al ministero. La passeggiata, considerata tra le più belle d’Europa, fu ideata da Franz Tappeiner (1816-1902), medico di Lasa appassionato di antropologia e di botanica. Lungo il percorso è possibile ammirare la vegetazione mediterranea che, grazie alle favorevoli condizioni microclimatiche di questa zona, è diffusa. È questo il particolare su cui punta la giunta per chiedere all’Unesco la "griffe" come patrimonio naturale. La passeggiata fu ideata e donata alla città da Tappeiner in un’epoca in cui Merano era già una famosa località di cura e soggiorno. La passeggiata si affaccia sulla città e ne segue il profilo alle pendici del Monte Benedetto, terminando a est in via Monte San Zeno, dove si ricollega alla passeggiata Gilf. A pochi metri dall’inizio del percorso, si incontra il Caffè Unterweger, al cui ingresso si trova la statua in legno di Atlante che regge il mondo sulle spalle. Poi si raggiunge il Caffè Schlehdorf, da dove si può scendere in via Verdi. Proseguendo invece lungo la passeggiata si raggiunge il ristorante Saxifraga: da qui un vicolo conduce al Duomo di San Nicolò. Oltrepassato il viottolo, si supera una roccia levigata, fino a raggiungere il monumento dedicato a Franz Tappeiner, dove si trova il Giardino delle Erbe aromatiche. Si arriva quindi alla Polveriera (378 metri), dalla cui terrazza, accessibile tramite una scala di 111 gradini, si ammira un meraviglioso panorama.













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