Tariffe dell’acqua potabile, aumenti per le aziende 

Rincari del 40 per cento per le ditte che consumano più di 200 metri cubi annui  Anche il Comune pagherà di più. Nessun ritocco alle bollette delle famiglie


di Simone Facchini


MERANO. Acqua più cara per le aziende, tariffe invariate per le famiglie. Su proposta della Municipalizzata la giunta comunale, dovendosi adeguare alle normative provinciali, si è vista costretta a mettere mano alle tariffe. Lo scorso agosto infatti la Provincia, recependo a sua volta direttive europee, ha sancito l'obbligo di provvedere alla copertura totale delle spese del servizio di fornitura di acqua potabile con l'incasso derivante dal pagamento delle bollette, mentre finora era prevista una copertura pari al 90 per cento. L’Asm prevede, con questi aumenti, di recuperare quei 2-300 mila euro di disavanzo annuo nel bilancio delle fornitura idrica.

«Non vogliamo pesare sui bilanci familiari dei meranesi e perciò abbiamo optato per una diversa soluzione, contemplata dal decreto in questione»: così il sindaco Paul Rösch ha commentato le decisioni, avallate dal consiglio comunale, di mantenere invariati i prezzi per i privati andando a ritoccare quelli delle aziende con un aumento del 40 per cento circa (da 56 a 79 centesimi al metro cubo).

Le nuove tariffe riguardano i consumi superiori ai 200 metri cubi all’anno. A pagarne maggiormente le conseguenze saranno le imprese e gli alberghi. Ma anche lo stesso Comune, che di fatto si è raddoppiato le proprie tariffe (da 0,28 a 0,56 euro al metro cubo). «Questo sistema di tariffazione - sottolinea l'assessore al bilancio Nerio Zaccaria - rappresenta anche un incentivo a ridurre gli sprechi». Per le aziende ma anche, appunto, per l’amministrazione comunale, che sta valutando la possibilità di allestire opportuni serbatoi e vasche di raccolta delle acque piovane per l'irrigazione di parchi e aree verdi.

Per le famiglie meranesi le tariffe – fra le più basse in Provincia - rimangono invariate. Il decreto provinciale prevede solo un nuovo sistema di calcolo: la tariffa agevolata verrà applicata in futuro solo per consumi fino a 21 metri cubi per trimestre e unità abitativa (finora valeva il limite dei 25 metri cubi), che corrispondono a un consumo giornaliero di oltre 230 litri d'acqua.

Aumenta invece, in entità minima, la tariffa per lo smaltimento della acque nere, che passa da 1 euro a 1,03 euro al metro cubo. Questa tariffa, informa una nota dell’amministrazione municipale, non veniva ritoccata dal 2013. Si tratta in questo caso di un provvedimento necessario per garantire la copertura del 90 per cento delle spese sostenute per offrire alla cittadinanza questo servizio.













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