Tre club sotto un solo tetto Ok al «progetto Bersaglio» 

L’operazione. Via libera in consiglio comunale e firma dell’accordo con le associazioni As Merano, Sportclub ed Est Ovest convivranno nella storica palazzina, da risanare profondamente  


Simone Facchini


Merano. Una sola casa per le due big dello sport meranese, Aesse e Sportclub, e sotto lo stesso tetto pure il più grande sodalizio culturale, l’Est Ovest. Era un’idea, sembrava cosa fatta, poi è sfumata, ora è quasi realtà. Dopo anni di montagne russe il via libera alla “manovra” da parte del consiglio comunale seguita, a breve giro di posta, dalla stipula del contratto fra gli attori coinvolti, segna una svolta decisiva nel futuro dell’ex Bersaglio. Per risanare lo storico, fatiscente edificio, chiuso ormai da quattro anni e già prima bisognoso di cure da cavallo, sul piatto ci sono 2,3 milioni: 1,5 li metterà il Comune in cambio di un diritto di superficie di 50 anni, somma vincolata alla concessione da parte della Provincia (Ufficio cultura tedesca) di 800 mila euro, promessi a suo tempo al club Est Ovest che otterrà per due decenni l’utilizzo gratuito di buona parte dei locali. Il circolo culturale avrà a disposizione il blocco centrale della palazzina e una delle due torri simmetriche, più una quota dello scantinato e il cortile. Il resto sarà diviso fra gli altri club. Uno studio di fattibilità di qualche anno fa stimava in 2,55 milioni la somma necessaria per l’intervento: l’eccedenza sarà a carico dello Sportclub che rimane comunque proprietario dell'immobile, donato dalla Provincia sul finire dell’era Durnwalder.

Tempistica.

L’obiettivo è di terminare i lavori per il mese di aprile del 2023. Anche perché, rispetto a quella deadline, il Comune è disposto a concedere al massimo un anno di proroga. Ma c’è un’altra partita ancora da chiudere definitivamente: se Sportclub ed Est Ovest in una nota congiunta esprimono tutta la loro soddisfazione per il risultato, l’As Merano – che usufruirà all’ex Bersaglio i spazi in comodato d’uso - è a metà del guado: «Nella cornice dell’accordo, il governatore Arno Kompatscher ha preso l’impegno di destinare all’Aesse il bike-park in via Palade, nei terreni un tempo occupati dalle vetture di Auto Götsch» ricorda il presidente Antonio Todaro. «Attendiamo ora che questo accordo sia formalizzato. Noi abbiamo dato la nostra parola e firmato l’accordo sul Bersaglio, sono certo che anche le altre parti manterranno gli impegni». Il terreno, già gestito da qualche tempo dall’Aesse con la sezione ciclismo, è di proprietà del demanio ma inserito nel pacchetto di transazioni fra Stato e Provincia riguardante la dismissione delle caserme.

Percorso a ostacoli.

Manca dunque ancora qualche tassello, ma il mosaico è ben definito. Comporlo è stato tutt’altro che una passeggiata, tanto a livello politico quanto per i rapporti fra i sodalizi, malgrado su questo punto nella nota di ieri lo Sportclub voglia dare un colpo di spugna: «Nonostante le frequenti accuse pubbliche di “invidie” fra le due associazioni sportive, che avrebbero prodotto i lunghi tempi necessari all’accordo, l’Scm ci tiene a smentire le accuse. Proprio negli ultimi 5 anni, entrambe le associazioni sono state vicine come mai prima, organizzando insieme, ad esempio, un meeting di nuoto di fama nazionale». Da parte sua l’Est Ovest giusto un anno fa, visto il perdurare degli arroccamenti delle varie posizioni, aveva minacciato di abbandonare il progetto. Se questo è rientrato nei binari, lo si deve a una tela intessuta da vari attori, compresi - ricorda ancora il comunicato - il presidente Kompatscher e l’assessore Philipp Achammer.

«Grande risultato».

L’altra sera a sottoscrivere l’accordo in sala giunta c’erano i tre presidenti – oltre a Todaro, Karl Freund (Scm) e Erwin Seppi (Est Ovest) - e il sindaco Paul Rösch che ha parlato di «obiettivo fantastico per Merano nella collaborazione fra gruppi linguistici». Assieme a lui gli assessori Gabriela Strohmer e Nerio Zaccaria: «Se l'amministrazione comunale investe somme così ingenti per sostenere le associazioni, si può a tutti gli effetti considerarlo un lusso che altri regioni non possono permettersi. Ma noi siamo certi che i sodalizi continueranno a svolgere anche in futuro un servizio fondamentale per la nostra comunità intera, giustificando così con il loro prezioso operato simili investimenti».















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