Turismo, tra gli alberghi non c’è la corsa alla riapertura 

Oltre a Köcher, ieri alla videoconferenza per presentare il WineFestival è intervenuta anche Daniela Zadra (nella foto), direttrice dell’Azienda di soggiorno che ha fornito alcune date ricordando che...



Oltre a Köcher, ieri alla videoconferenza per presentare il WineFestival è intervenuta anche Daniela Zadra (nella foto), direttrice dell’Azienda di soggiorno che ha fornito alcune date ricordando che le strutture alberghiere in Alto Adige potranno riaprire con il 25 maggio «ma non vi è una corsa all’apertura. Gli alberghi sono imprese e fanno i conti con la redditività. Presumo che il territorio aprirà veramente i battenti con l’11 giugno», ricordando che Merano lavora per il 70% con ospiti dall’estero e un’ipotesi sulla riapertura delle frontiere è il 15 giugno.

«Il WineFestival - ha commentato ancora Daniela Zadra - è un evento che ha dato tanto alla città e che veicola la sua immagine. Era già nelle nostre corde comunicare questa immagine esprimendo il concetto di un “nuovo lusso”, che è qualcosa di immateriale, il lusso di godere del tempo, della tranquillità». Aspetti che Köcher ha riassunto nello slogan della ventinovesima edizione del WineFestival, “Back to the roots”, ritorno alle origini, «un’edizione meno affollata, con meno gente ma nel rispetto della sua tradizione«.

Helmuth Köcher ha parlato anche del coinvolgimento di altre strutture della città, a partire dagli alberghi. Il WineFestival 2020 sarà inoltre integrato con una piattaforma in base di elaborazione per garantire uno spazio di incontro digitale con produttori e visitatori.













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