Un sostegno ai senzatetto col camper in stazione 

Il progetto. Volontarius in campo per chi nella strada trova l’unica possibilità per sopravvivere Gli operatori daranno ascolto e beni di prima necessità. Più avanti spazio ai percorsi individuali



Merano. Spesso per chi non ha una casa rivolgersi alle strutture d’accoglienza è una scelta difficile, subordinata a considerazioni difficilmente conoscibili per chi non si sia mai trovato in una tale situazione. Così Volontarius mette in campo a Merano, su incarico del Comune, il progetto “Oltre la strada”: dal 19 agosto, per sette mesi un camper con due operatori professionali stazionerà nei pressi del parco accanto alla stazione ferroviaria per offrire sostegno alle persone che vivono in strada.

Difficoltà quotidiane.

«Purtroppo, nonostante la rete di servizi pubblici e privati esistente sul nostro territorio, sono ancora più di quante si pensi le persone che vivono con grande difficoltà in una realtà per tanti aspetti fortunata come la nostra», spiega il vicesindaco Andrea Rossi. Una realtà che per contro sembra mostrarsi avara di compassione e ruvida nei confronti di chi si ritrova a vivere sulla strada: non mancano sui social le testimonianze fotografiche di persone senza dimora malamente appoggiate su qualche panchina, e in diverse città proprio le sedute lungo strade e passeggiate sono rimosse o dotate di dispositivi che impediscono di sdraiarcisi. Da annoverare anche gli episodi registrati in via Galilei da genitori e insegnanti delle vicine scuole, infastiditi o intimoriti per via della presenza di un uomo senza una casa che più volte avrebbe tenuto atteggiamenti molesti o poco consoni all’ambiente circostante, cioè il cortile di una scuola materna. «Sono persone che trovano nella strada e nella precarietà l’unica risposta alla loro sopravvivenza – prosegue Rossi –. Qualche volta per scelta, nella grande maggioranza dei casi per necessità e per le tragedie della vita. Non solo migranti, colpiti anche dalle ricadute del recente decreto sicurezza, ma anche nostri concittadini che si possono trovare ad attraversare momenti di grande difficoltà esistenziale ed economica. L’obiettivo di questo progetto è di far uscire dalla clandestinità e dall’invisibilità queste persone e ridare loro maggiore dignità per governare un fenomeno che altrimenti assume contorni poco rassicuranti».

La proposta di Volontarius.

Il camper di Volontarius sarà un punto fisso e informale attraverso il quale verrà attivato un percorso che si divide in due fasi. Nella prima gli operatori entreranno in contatto con le persone che vivono in strada offrendo loro un’occasione di ascolto qualificato e di socializzazione, ma anche un efficiente punto di distribuzione di generi di prima necessità (cibo, vestiti, kit per l’igiene personale e così via). Nella seconda fase, a seguito di un consolidamento della relazione tra operatori e utenza, si avvieranno percorsi individuali per dare risposta alle specifiche domande di aiuto. E questo sarà possibile attraverso forme di accompagnamento dedicate o con l’invio ai diversi servizi del territorio. Inoltre sarà possibile mettere in piedi attività più strutturate, sia in ambito artistico e ricreativo attraverso piccoli laboratori, sia in ambito sanitario, con la presenza saltuaria di personale sanitario. Il camper e gli operatori di Volontarius potranno così divenire un punto di riferimento chiaro e riconoscibile per le persone di strada e offrire loro supporto inserendoli nella rete formale e informale dei servizi e dei possibili partner del territorio. «Il progetto è anche un’occasione di sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche dell’emarginazione, con l’obiettivo di rendere consapevoli tutti dell’esistenza di realtà diverse, troppo spesso percepite soltanto come lontane o pericolose», conclude Rossi. S.M.













Altre notizie

Attualità