«Una via per Elena De Salvo» Rossi Saretto rinnova l’appello

Merano. L’ex assessora Daniela Rossi Saretto rinnova la propria proposta di intitolare un luogo pubblico a Elena De Salvo, bambina deportata a Reichenau e poi ad Auschwitz. A tal proposito, già nel...



Merano. L’ex assessora Daniela Rossi Saretto rinnova la propria proposta di intitolare un luogo pubblico a Elena De Salvo, bambina deportata a Reichenau e poi ad Auschwitz. A tal proposito, già nel 2013, come consigliera comunale, Rossi Saretto aveva presentato un’interrogazione.

«La riscoperta nel 2006 del lager di Maia Bassa, l’intitolazione della strada adiacente ad Albertina Brogliati, l’apposizione il 27 gennaio 2010 di una targa commemorativa su una porzione del muro di cinta del campo hanno rappresentato alcune tappe sulla via della costruzione di un percorso della memoria della città di Merano. La ricerca sulla memoria ha permesso il recupero di notizie importanti in riferimento alla storia e all’identità della città. Tuttavia, affinché quanto già intrapreso non rimanga episodio isolato, è auspicabile continuare a praticare la memoria del passato. In particolare non va dimenticata la cattura nel settembre del 1943 ad opera della Gestapo di 25 ebrei meranesi, fra cui Francesca Stern De Salvo con la figlia Elena di soli 6 anni. Privati di ogni oggetto di valore e rinchiusi nelle cantine della casa Gil senza acqua né cibo, gli ostaggi vengono poi deportati a Reichenau e infine ad Auschwitz. Rinnovo oggi la proposta, confidando in un’amministrazione attenta non solo alla tranquillità turistica della città, ma anche alla sua storia».













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