Gli animalisti 

Val Venosta, «Ancora bracconieri nei meleti»

Castelbello. Sulla notizia dei trenta nidi di tordo sequestrati a Castelbello, con due bresciani sottoposti a controllo da parte dei carabinieri di Silandro, interviene il Cabs, associazione...



Castelbello. Sulla notizia dei trenta nidi di tordo sequestrati a Castelbello, con due bresciani sottoposti a controllo da parte dei carabinieri di Silandro, interviene il Cabs, associazione protezionista specializzata in antibracconaggio. “I pulcini di tordo bottaccio e cesena – così il Cabs in una nota – sono molto richiesti da chi pratica la caccia d’appostamento con uccelli da richiamo. Se confermato, verosimilmente i pulcini sarebbero stati sottoposti alla tortura del sessaggio. Nei giorni scorsi i nostri volontari hanno presidiato i meleti della val d’Adige e della val Venosta. A Silandro un uccellatore è stato individuato sabato scorso, nonostante questi sia riuscito subito a dileguarsi fra i meleti. A Lana sono stati osservati circa 20 nidi ormai distrutti e gettati a terra. Anche quest’anno i meleti dell’Alto Adige sono rimasti l’obiettivo di personaggi provenienti da Lombardia, Toscana e Veneto. Pur di ottenere gli implumi i bracconieri non esitano a razziare i nidi e poi a tagliare con una lametta l’addome dei piccoli per selezionare i maschi, cioè quelli in grado di cantare. Ringraziamo i carabinieri per l’importante operazione”.













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