il vertice

Missione a Roma di Kompatscher «Serve il centro per le espulsioni»

Il presidente incontra il commissario Valenti: «Per il Cpr abbiamo un sito privilegiato. Il Viminale ci ha chiesto di approfondire» Ultime limature sul testo da sottoporre a Palazzo Chigi per blindare gli Statuti



BOLZANO. Il presidente Arno Kompatscher scende a Roma e accelera. Sul Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr), innanzitutto. «Entro l’inizio della settimana prossima, la nostra struttura tecnica fornirà al Viminale i dati richiesti sul sito da noi privilegiato, e che sembra possa ricevere una valutazione positiva», dichiarava ieri sera, di ritorno dalla capitale.
L’accelerata però è anche sugli Statuti delle Speciali da blindare nuovamente per ripristinare le competenze compresse dall’interpretazione giurisprudenziale invalsa dopo la riforma costituzionale del 2001, che, come ricorda sempre il governatore altoatesino, ha interpretato come «trasversali» alcune competenze statali a discapito dell’Autonomia.

Un Cpr in Alto Adige
Da tempo Kompatscher insiste per avere un Cpr in Alto Adige. Al commissario all’emergenza migranti, il prefetto Valerio Valenti (che è stato anche commissario del governo a Bolzano), ieri ha spiegato che la Provincia fa di tutto «per andare incontro alle esigenze delle forze dell’ordine, recentemente anche con la firma della convenzione per il programma di monitoraggio del traffico, telecamere che abbiamo installato e mettiamo a disposizione di polizia, carabinieri e Guardia di finanza, che potranno accedervi, nel pieno rispetto delle norme sulla privacy, anche per reprimere e prevenire episodi di criminalità». Qui il nocciolo della questione: «Credo che l’istituzione di un Cpr, ovviamente proporzionato alle dimensioni della nostra provincia, sarebbe nell’interesse di tutti, soprattutto della nostra gente, che ci chiede sicurezza». Kompatscher non vuole rivelare dove sarebbe il sito privilegiato dalla Provincia. C’è chi ipotizza che si trovi al Brennero, chi invece nella Bassa Atesina. «Un Cpr è simile a una struttura penitenziaria», sottolinea. Come a dire: inopportuno fomentare il dibattito su una struttura che poi sarebbe calata nella realtà altoatesina come lo è il carcere di via Dante. Realizzazione, gestione e relativi costi sarebbero a carico dello Stato. Il presidente assicura che «se ci dovessero chiedere l’aiuto delle nostre strutture amministrative, noi saremmo pronti».

Le competenze erose
Le Regioni e le Province a statuto speciale stanno facendo la loro parte per ripristinare le competenze erose. Nella mattinata di ieri hanno raggiunto l’accordo sul testo da sottoporre a Palazzo Chigi. Così Kompatscher: «Serve ancora qualche approfondimento. Ma parliamo di tempi brevi: settimane, non mesi ». Il testo, sul quale ha lavorato la Segreteria generale della Provincia, è costruito attorno a due momenti qualificanti, cioè il principio dell’intesa tra governo e Speciali per la modifica degli Statuti e la riduzione dei limiti alle competenze legislative.

Il dibattito con la ministra
Nel pomeriggio, Kompatscher ha sostituito il collega Massimiliano Fedriga alla presidenza della Conferenza Stato-Regioni nella Conferenza unificata. I due temi di interesse a Bolzano: il nuovo modello per le visite di verifica dei requisiti minimi dei servizi trasfusionali e il nuovo disegno di legge sulla disciplina della professione di guida turistica. Il presidente è contrario alla omogeneizzazione delle guide turistiche. Perciò, dice, «ho fatto presente alla ministra Daniela Santanchè che è una nostra prerogativa». La ministra si è impuntata. E si è impuntato pure Kompatscher. Risultato: «Ripresenteremo il nostro emendamento. Ove necessario, impugneremo la norma. Ma credo che non si arriverà a tanto».
S.M.













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