IL CASO

"Olimpiadi 2026, considerateci al pari di Torino e Milano"

Il governatore Zaia: "La nostra è una candidatura low cost, rispettosa dell'ambiente e il giorno dopo le Olimpiadi non avrà il problema della digestione delle strutture, perché da noi si scia". Venerdì l'incontro con Malagò



TRENTO. «Lasceremo al Coni e al futuro Governo la valutazione, però chiediamo che ci sia una valutazione comparativa fra la nostra candidatura di Cortina e le altre due, ovvero Torino e Milano, che sia assolutamente paritetica. Un giorno si legge che Torino e Milano sono assieme e un giorno no, ma non siamo preoccupati di questo».

Lo ha sottolineato il presidente del Veneto, Luca Zaia, che venerdì incontrerà il n.1 del Coni, Giovanni Malagò, per discutere dei Giochi invernali del 2026. «Per l'Italia sarà un punto di forza candidare Cortina, la neve, un complesso sciistico. È una candidatura low cost, rispettosa dell'ambiente, che avrà un appeal in più, e il giorno dopo le Olimpiadi non avrà il problema della digestione delle strutture, perché da noi si scia - ha spiegato Zaia, durante la sua visita al Salone del Mobile di Milano -. La nostra candidatura è forte e alternativa, non candidiamo una realtà metropolitana, non abbiamo una candidatura contro qualcuno. Ma candidiamo il più grande complesso sciistico del mondo, 1.300 chilometri di piste da sci, le Dolomiti patrimonio Unesco, la perla Cortina, conosciuta a livello internazionale, e delle strutture in provincia di Trento e Bolzano».













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