IL CASO

Operatrice aggredita a Bressanone, convalidato l'arresto e perizia psichiatrica per il giovane

Il 19enne nigeriano resta in carcere per pericolo di reiterazione e di fuga. Sulla vicenda si esprime la senatrice Svp Julia Unterberger che attacca Salvini: "Alimenta tensioni"



BOLZANO. È stato convalidato l'arresto del nigeriano 19enne, accusato di aver aggredito un'operatrice di un centro profughi di Bressanone. La decisione è stata presa durante l'udienza di convalida dal gip di Bolzano Walter Pelino per pericolo di reiterazione e di fuga. Il giudice ha anche ordinato una perizia psichiatrica del giovane che soffrirebbe di gravi disturbi psichici e sarebbe stato già più volte in cura all'ospedale di Bressanone. L'accusa è di resistenza pubblico ufficiale e tentata violenza sessuale. 

La nota. «Con un tweet Salvini ha dato notizia di una violenza sessuale da parte di un richiedente asilo ai danni di un'operatrice nel centro profughi di Bressanone. Tuttavia la realtà che sta emergendo non è quella raccontata da Salvini, nel senso che si tratta di una persona affetta da disturbi psichici che avrebbe provato a palpeggiare l'operatrice»: così in una nota la senatrice Svp Julia Unterberger.

«È chiaro - continua la nota - che cose del genere non devono accadere. Per evitarle però le persone con problemi psichici non dovrebbero stare nei centri, ma avere un altro tipo di assistenza, come richiedono da tempo tutti quelli che lavorano nei centri e conoscono da vicino le problematiche dei richiedenti asilo». Secondo la senatrice, «i tagli previsti dal decreto Salvini non aiuteranno ad affrontare queste situazioni. Quello che più colpisce è un ministro degli interni che dà notizie intenzionalmente gonfiate, che vanno ad alimentare la tensione e le paure», scrive Unterberger.













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