Badia, arrivati i primi due profughi al Sanvì di Longega

BADIA. I primi due profughi, dei sei che sono previsti nel territorio comunale di Marebbe, sono già arrivati da alcuni giorni e hanno trovato l’alloggio loro destinato, nella frazione di Longega....


di Ezio Danieli


BADIA. I primi due profughi, dei sei che sono previsti nel territorio comunale di Marebbe, sono già arrivati da alcuni giorni e hanno trovato l’alloggio loro destinato, nella frazione di Longega. Nulla si sa per il momento degli altri quattro. Dovrebbero arrivare a giorni ma tutto dipenderà dalla Provincia, dicono in seno alla giunta comunale di Marebbe, che è stata fra le prime in Badia a dare la propria adesione al progetto Sprar per l’accoglienza dei richiedenti asilo. Il Comune di Marebbe ha completato da tempo una casa, la Sanvì a Longega, per accogliere i sei profughi assegnati a Marebbe. La casa è disabitata da un paio d’anni, arredata e pronta per essere occupata. Sono stati fatti dei lavori e l’edificio è a disposizione, non resta che attendere il via all’operazione trasloco dal centro di accoglienza di Bolzano che è stato dato nei giorni scorsi per i primi due profughi che a Marebbe sono stati affidati alla comunità di valle della Pusteria.

È stato così accolto l’appello lanciato dal consiglio pastorale decanale: «L’accoglienza, anche dei richiedenti asilo, è un dovere morale per ogni cristiano», un appello rimasto inascoltato dal solo Comune di Corvara, che ha ribadito di recente il suo rifiuto allo Sprar giustificandolo con quello che è apparso come un braccio di ferro con la Provincia, colpevole, a dire di Corvara, di aver tolto la possibilità di concedere agli albergatori ulteriori contributi, oltre che di trascurare le esigenze della val Badia per quanto riguarda la sistemazione delle strade dopo i guai causati dalla neve durante l’inverno scorso. Una polemica stucchevole, come l’ha definita l’assessore ladino Mussner, che dà adito all’idea che si sia trattato di un pretesto per ribadire il no all’adesione al progetto Sprar.

Ma torniamo ai profughi. Anche a San Martino il Comune sta cercando una soluzione adeguata per l’accoglienza dei richiedenti asilo destinati al paese. Cinque profughi sono arrivati a La Valle, uno dei comuni della Badia che hanno aderito allo Sprar. A La Valle, nella casa messa a disposizione dalla parrocchia, erano stati completati i lavori di ristrutturazione e la casa ha già accolto cinque richiedenti asilo. La gestione della casa è affidata alla Comunità Val Pusteria e l’arrivo dei profughi è avvenuto circa un mese fa.















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