Badia, un’altra frana vicino alla centrale Resta l’emergenza 

L’ultimo smottamento lungo il sentiero degli artisti a La Villa Piove ancora e ci sono diversi pendii tutt’altro che stabili 


di Ezio Danieli


BADIA. Un altro smottamento si è verificato ieri mattina nei pressi di La Villa. Lungo il "sentiero degli artisti", a causa del maltempo e dello scioglimento della neve, una massa di acqua e terriccio è caduta ed ha rovinato alcune tubature della centrale idroelettrica. Sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco oltre a uomini e mezzi della protezione civile della Provincia. Ruspe ed escavatori hanno lavorato per tutto il pomeriggio e la situazione è tornata alla normalità. Bisogna ora procedere con le riparazioni alle tubature della centrale idroelettrica. «Un intervento che dovrebbe concludersi in pochi giorni, sperando che smetta di piovere e che il fenomeno delle frane e degli smottamenti cessi in fretta».

Ieri ha piovuto anche intensamente in tutta l'Alta Badia. Occhi puntati dunque sui franamenti in località Andrac e alle esondazioni del torrente Rü da Coz nel paese di Badia. La situazione fortunatamente è sotto controllo grazie agli immediati interventi di uomini e mezzi della Provincia oltre che dei vigili del fuoco che nella serata di mercoledì hanno consentito alle cinque famiglie evacuate di fare ritorno alle loro abitazioni. La zona del franamento e dell'esondazione del rio da Coz è stata sorvolata con un elicottero dal geologo della Provincia Claudio Carraro: «C'era apprensione per la pioggia caduta nella giornata odierna (ieri per chi legge ndr) ma per fortuna non ci sono state conseguenze. Il terreno è comunque a grosso rischio: il rialzo della temperatura e lo scioglimento della neve vanno monitorati con attenzione. I vigili del fuoco stanno controllando anche nelle ore notturne l'evolversi della situazione che è alquanto delicata. Appena sarà possibile procederemo con i lavori per stabilizzare l'intero versante». L'allarme era scattato lunedì mattina quando era stata segnalata una "frattura" del terreno che sembrava potesse innescare una frana. Il sindaco di Badia GIacomo Frenademetz si era subito recato sul posto insieme con il geologo Michael Fisacher e il proprietario del terreno che aveva fatto la segnalazione. Il verbale del sopralluogo era quindi stato trasmesso all’Ufficio Sistemazione bacini montani, i cui collaboratori avevano suggerito di continuare a sorvegliare la zona. Martedì c'era stato un nuovo sopraluogo con gli esperti della Stazione Forestale di La Villa, il comandante dei Vigili del fuoco volontari e i collaboratori dell’Ufficio Sistemazione bacini montani. Era stato deciso di liberare il letto del torrente dal fango e dalle masse di neve che lo riempivano, impedendo all’acqua di scorrere. Nel frattempo venivano predisposti alcuni escavatori, serviti poi effettivamente per liberare in emergenza il torrente dalla neve accumulata. Nella giornata di mercoledì, nonostante gli interventi fatti, la colata di fango e sassi aveva distrutto il ponte lungo la strada che porta alle frazioni di Ruac e Alfarëi. Dopo un sopralluogo sulla zona con l’elicottero per verificare i danni e eventuali rischi di nuove rotture, è stato appurato che c'erano due rotture separate l’una dall’altra. Rimane il problema della colata di fango lungo il canale di frana che potrebbe peggiorare a causa delle precipitazioni consistenti sulle Dolomiti. Sono stati presi diversi interventi che saranno suddivisi fra il Comune e gli Uffici provinciali competenti. Ripristinata la circolazione stradale come pure il ponte spostato leggermente dalla colata di fango.















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