Brunico, la Svp boccia la mozione sui consigli online

BRUNICO. «Con il risultato di 16 a 11, la maggioranza ha respinto la mozione che chiedeva la pubblicazione live dei consigli comunali e la democrazia a Brunico subisce così un'altra sconfitta»....


Jimmy Milanese


BRUNICO. «Con il risultato di 16 a 11, la maggioranza ha respinto la mozione che chiedeva la pubblicazione live dei consigli comunali e la democrazia a Brunico subisce così un'altra sconfitta». Questa l'amara conclusione di Barbara Medei, consigliera comunale del Movimento 5 Stelle di Brunico, dopo che una mozione del Team K nei giorni scorsi aveva chiesto al sindaco Roland Griessmair di trasmettere in diretta le sedute del consiglio comunale. «La mozione è stata respinta con 16 no e 11 sì, ma vorrei far notare che l'opposizione ha votato quasi interamente a favore, dopo che per più di un'ora la proposta di risoluzione sulla trasmissione in diretta delle sedute era stata discussa nella riunione del consiglio comunale del 25 novembre scorso», scrive Medei in una nota che spiega anche i motivi per i quali la proposta è stata rigettata dalla maggioranza. «Nel corso del dibattito ho sentito dire che i cittadini hanno diritto ad ottenere la sola registrazione audio delle sedute, ma anche che dovrebbero venire personalmente alle riunioni o che trasmettere live significherebbe spendere denaro per niente, fino ad argomentazioni secondo le quali trasmettere online porterebbe alla spettacolarizzazione delle sedute», spiega Medei. Argomenti che secondo la consigliera grillina non reggono di fronte al: «dovere di informare il cittadino, garantire una maggiore trasparenza e il coinvolgimento degli elettori, in modo che le decisioni del consiglio diventino comprensibili», sottolinea Medei. Un cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, quello della trasparenza delle istituzioni verso i cittadini, al quale Medei non sembra voler rinunciare, anche di fronte alla posizione compatta della maggioranza. Nella mozione si chiedeva non solo la trasmissione live delle sedute, ma anche l'istituzione di una mediateca sul sito comunale. Un obbligo, quello di pubblicità delle sedute consiliari, sostenuto dal fatto che la sola registrazione audio non possa essere uno strumento sufficiente per avvicinare i cittadini alle istituzioni, ovvero, non allontanare queste da quelli. «Con la nostra elezione abbiamo scelto la pubblicità», ha sottolineato la consigliera comunale Wilma Huber del Team K, cercando di confutare le argomentazioni contrarie alla mozione, tra le quali non ultimo il timore che i video live possano diventare preda incontrollata dei social media. Per questi motivo, la maggioranza dei consiglieri si è espressa per la sola messa a disposizione del verbale audio a tutti gli interessati, giudicando questo strumento come sufficiente per garantire la pubblicità delle riunioni. Il sindaco Griessmair ha specificato meglio le modalità per la fruizione delle registrazioni audio. «Con una semplice richiesta via mail, a tutti gli interessati sarà inviato un link per scaricare la registrazione sonora della riunione», ha concluso il primo cittadino. Compromesso che non soddisfa le opposizioni le quali chiedevano di istituire un filo diretto tra le istituzioni e il cittadino.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Il caso

Chico Forti, si avvicina il rientro in Italia: ha lasciato il carcere di Miami: "Per me comincia la rinascita"

Da ieri il 65enne trentino, condannato all’ergastolo per omicidio, è trattenuto dall'Immigrazione Usa: nelle scorse ore firmato l’accordo per scontare la pena in Italia

LA PROCEDURA. La sentenza Usa sarà trasmessa alla Corte d'Appello di Trento
IL RIMPATRIO. Il ministro Nordio: «Chico Forti, lavoriamo per il suo ritorno in Italia il prima possibile»
L'ANNUNCIO Giorgia Meloni: "Chico Forti torna in Italia"

Attualità