Corvara, l’acquedotto lontano dall’area di frana 

Finalmente ai nastri di partenza i lavori per il nuovo tracciato della rete idrica Poi si costruirà il vallo di protezione dove nel 2014 smottò il terreno a Crëp dl Sela


di Fausto Da Deppo


CORVARA. Corvara saluta l’anno nuovo programmando lo spostamento dell’acquedotto comunale al di fuori dell’area di frana in località Crëp dl Sela. In effetti, l’incarico all’ingegner Egon Pescollderungg di Marebbe per la verifica del progetto esecutivo firmato dall’architetto Maurizio Kastlunger di Brunico è stato approvato negli ultimi giorni del 2017 (per l’importo di 3.200 euro), ma il sindaco Robert Rottonara guarda con sollievo alla primavera, quando i lavori diventeranno realtà dopo il compimento dell’ultimo passo amministrativo.

"Finalmente – sottolinea il sindaco – Lo spostamento di quel tratto di acquedotto, 800-900 metri della distribuzione principale, avremmo già dovuto farlo. Poi, cavilli burocratici e imprevisti si sono accumulati creando un certo ritardo. Salvo problemi nella procedura di un appalto che ha una certa dimensione e un certo importo (superiore al milione di euro), in primavera si partirà col cantiere".

La storia della frana a Crëp dl Sela è iniziata con il drammatico episodio dell’aprile 2014. "Avremmo potuto appaltare e realizzare lo spostamento di quel tratto di acquedotto subito, con procedura di somma urgenza. Sono stati studiati tempi e modi diversi, varie opportunità e il tutto è slittato avanti nei tempi".

Il nuovo tracciato dell’acquedotto "partirà nei pressi del camping e si inoltrerà attorno al villaggio Tempesti". Una volta completato l’intervento, per mettere in sicurezza definitivamente l’area di frana si procederà con la costruzione del vallo di protezione: "È un obiettivo previsto nel 2019, fissato in accordo con la Provincia – continua Rottonara – Prima bisogna pensare all’acquedotto, perché non avrebbe senso realizzare infrastrutture in alto, verso il fronte della frana, se più in basso restano servizi e reti che potrebbero essere danneggiati o messi a rischio da ulteriori spostamenti o assestamenti del terreno”.

A fine aprile 2014, nella zona del Crëp dl Sela si è messo in movimento un fronte di una cinquantina di metri che si è andato ampliando fino a raggiungere gli ottanta metri di larghezza e i 350 metri di lunghezza, con una massa di terreno in scivolamento valutata attorno ai 20 mila metri cubi di materiale

Nell’agosto 2016, poi, è stato registrato un altro consistente movimento franoso a quota 1860 metri, sul lato ovest della grande frana precedente, largo circa 40 metri e lungo circa 170. Uno scivolamento che non ha minacciato le abitazioni a valle pur percorrendo circa 30 metri in una trentina di ore.

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