Diverse associazioni alla «Casa dei ladini»

ORTISEI. È arrivato lo studio per un concetto generale di gestione della Casa dei Ladini di Ortisei. Lo ha elaborato l'Università di Innsbruck che aveva ricevuto lo’incarico dal Comune. Appena...



ORTISEI. È arrivato lo studio per un concetto generale di gestione della Casa dei Ladini di Ortisei. Lo ha elaborato l'Università di Innsbruck che aveva ricevuto lo’incarico dal Comune. Appena ricevuto lo studio la giunta ha provveduto a consegnarlo al museo della val Gardena, all' Union generela, e all'associazione che si occupa del teatro. Saranno le varie associazioni a dover esprimere una serie di pareri e sull'utilizzo degli spazi in modo tale che nella prossima seduta del consiglio di febbraio la giunta presieduta dal sindaco Tobia Moroder possa dare il parere definitivo per quanto riguarda la ristrutturazione dell'edificio. «Con le varie associazioni abbiamo già avuto una serie di incontri - ricorda il sindaco - per avere un quadro delle rispettive esigenze. Sono state chieste anche la cubature per verificare se sono o meno sufficienti. Il tutto è stato poi consegnato alla Università di Innsbruck che ha completato il lavoro di verifica. Dopo queste verifiche potremmo passare alla fase successiva che sarà quella di mettere mano alla Casa dei ladini e fare i lavori che sono necessari». L’accordo tra le varie parti in causa è frutto di un paziente lavoro dell’avvocato Lukas Plancker, che è socio dell’Unione ladini della Gardena proprietaria dei muri della casa, che ospita, fra l’altro, il Museo della Gardena e la sala adibita a teatro.

Secondo l’intesa, approvata a larga maggioranza, la Casa resterà di proprietà dell’Unione dei ladini, mentre al Comune viene concesso un diritto di superficie che consentirà di fare una serie di lavori di cui c’è urgente bisogno. La sala grande diventerà polifunzionale e sarà così una sala della cultura di tutta la valle. Era stato anche nominato un gruppo di lavoro che aveva il compito di verificare se tutto quanto è previsto nella Casa dei Ladini corrisponde alle esigenze e di valutare se esiste la possibilità di ottenere contributi dalla Provincia e da eventuali partner disposti a dare una mano. Proprio questo gruppo si è già incontrato in un paio di occasioni e ha gettato le basi per continuare un impegno che dovrebbe portare alla stesura di un progetto di massima per ciò che si intende fare nella casa dei Ladini, sfruttando, magari, i contributi che potrebbero arrivare in particolare dalla Provincia.(e.d.)













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