Mobilità

Per i mondiali di sci alpino 2029 la Gardena si candida con bus a emissioni zero

La vallata ladina si è candidata per ospitare l’appuntamento ponendo tra gli obiettivi il futuro dei mezzi pubblici, che saranno «elettrici o a idrogeno». Agguerrita la concorrenza: in lizza Soldeu (Andorra) e Narvik (Norvegia), si deciderà a giugno

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Massimiliano Bona


VAL GARDENA. Ci è voluto un po' di tempo ma adesso un'intera valle rema in una sola direzione. Parliamo della candidatura ai mondiali di sci alpino del 2029 da parte della val Gardena. La decisione sarà presa martedì 4 giugno al Congresso Fis di Reykjavik, in Islanda, ma già adesso sono stati esplicitati - in un dossier - gli ambiziosi obiettivi anche in termini di mobilità e sostenibilità legati alla candidatura.

«Per il 2029 mezzi pubblici a emissioni zero».
Le azioni messe in atto in questi anni - spiega il comitato organizzatore - riguardano diversi ambiti come la mobilità. L'obiettivo primario della Provincia in tal senso «è quello di arrivare a offrire nel 2029 un servizio di trasporto pubblico che funzioni solo ed esclusivamente a idrogeno o elettricamente, incentivato anche dall'utilizzo di Mobil Card». Quest'ultima è già una bella realtà. Sempre sul tema della green energy la Val Gardena ha da anni iniziato a implementare sistemi innovativi per la riduzione delle risorse energetiche: ormai, la totalità delle infrastrutture che permettono il funzionamento degli impianti di risalita è alimentata da energia "pulita", prodotta da centrali idroelettriche. Per le fonti di energia alternativa, i Comuni della Val Gardena riescono già a coprire il proprio fabbisogno con fonti di energia rinnovabili e prodotte in loco.

L'obiettivo.
Tornando alla candidatura per i mondiali 2029 il grande progetto è quello di riuscire a realizzare un sistema di trasferimento e trasporto che sia completamente ski-in, ski-out. «Una visione ambiziosa - spiega il Comitato - che coinvolge gli abitanti della valle, il Comitato organizzatore e la Provincia di Bolzano che si sono trovati completamente d'accordo all'idea di consentire a tutti di potersi muovere liberamente con gli sci, fra le diverse strutture alberghiere, gli impianti di risalita e le aree di allenamento e di gara».

I quattro pilastri della candidatura.
I quattro pilastri su cui si basa la candidatura della Val Gardena per i Mondiali 2029, sono lo spirito sportivo, con la valorizzazione degli atleti gardenesi, altoatesini e italiani per dare un forte impulso alla promozione dello sci alpino; l'eredità, vale a dire il lascito alle generazioni presenti e future; la partecipazione condivisa, perché un'organizzazione deve essere il più possibile aperta al coinvolgimento di tutti e il rispetto dell'ambiente, in modo che la tecnologia e l'innovazione siano al servizio del territorio e non viceversa.

Il concetto di responsabilità: economica, sociale e ambientale.
«Per quella economica gli investimenti fatti hanno sempre l'obiettivo di ridurre i costi futuri, per quella sociale lo scopo è migliorare la qualità della vita degli abitanti e dei turisti, valorizzando uno stile di vita sano e rispettoso; quella ambientale coinvolge, invece, la diminuzione dei trasporti tradizionali a favore di quelli che utilizzano energie da fonti rinnovabili, per preservare le stesse fonti, e la riduzione dei rifiuti e il loro riutilizzo. In breve, si promuovono i concetti di Reuse, Reduce e Recycle».

Il Comitato da tempo porta avanti anche il concetto di filiera corta: da anni lavora acquisendo il 75 per cento dei servizi e dei beni di cui necessita direttamente da fornitori altoatesini, garantendo in tal modo una circolarità delle proprie risorse finanziarie.Ora resta solo da capire se la Gardena la spunterà al primo tentativo oppure dovrà tentare l'assalto ai mondiali di sci una seconda volta. Gli ultimi risalgono in ogni caso a più di cinquant'anni fa.













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