L'INTERVISTA Markus prinoth 

Rifugi in Gardena: «Avremo almeno il 70% degli ospiti» 

Il titolare della Baita Sofie a Ortisei. «Dovremmo poter partire ai primi di luglio. Le norme di sicurezza sono tante, ma non abbiamo problemi ad applicarle tutte, perché abbiamo molti spazi da gestire»


Daniela Mimmi


Cambieranno molte cose in questa estate, in montagna. A cominciare da rifugi e baite. Già fervono dappertutto i lavori per l’apertura che, in generale, avverrà all’inizio di luglio. Così secondo i programmi e gli auspici che cercano di guardare oltre queste terribili settimane vissute nella minaccia e tra le preoccupazioni dettate dall’epidemia del coronavirus.

E i lavori per preparare le strutture a quella che sarà la prossima estate dovranno tenere conto di tutte le norme sulla sicurezza e prevenzione da contagio di coronavirus a seguito al protocollo nazionale sull’accoglienza sicura, un protocollo che in questi giorni tutte le strutture hanno ricevuto e tutti i relativi responsabili, titolari, proprietari e gestori stanno leggendo e studiando.

Alla Baita Sofie in cima al Seceda, a picco tra Ortisei e Santa Cristina, attendono solo di sapere la data dell’apertura degli impianti di risalta, sia quelli da Ortisei che da Santa Cristina. Attendono quella comunicazione con comprensibile trepidazione, per ripartire.

“Ci stiamo preparando perché - afferma Markus Prinoth - vogliamo partire il prima possibile, appena aprono gli impianti. Le richieste dell’ordinanza per la prevenzione dei rischi di contagio del coronavirus sono molte e complicate, ma noi non abbiamo problemi ad applicarle tutte, perché abbiamo molti spazi: la sala principale in stile tirolese, la stube, la nuova sala che abbiamo aggiunto da un paio di anni, e la cantina. Ridurremo il numero dei tavoli all’interno e ne aggiungeremo altri all’esterno, soprattutto nel prato, dove ci sono le sedie a sdraio”.

E l’uso del plexiglass?

“Non abbiamo bisogno di fare separazioni con il plexiglass perché, appunto, abbiamo gli spazi per tenere i clienti ben distanziati. Al momento abbiamo montato solo un vetro intorno al bar”.

Assunzioni di personale?

“Quanto al personale, prevediamo di assumere una decina di stagionali. Anche loro stanno aspettando, come noi, di poter cominciare a lavorare. Comunque, anche se iniziasse i primi di luglio, la stagione per noi e per i nostri collaboratori, è comunque abbastanza lunga, perché finisce il 18 ottobre e abbiamo comunque tre mesi e mezzo di lavoro”.

Meno posti, meno entrate, più o meno stesso personale. Lieviteranno questa estate i prezzi nei rifugi in montagna?

“I prezzi da noi resteranno quelli dello scorso anno - assicura Prinoth – In più, questa estate c’è la Club Karte che permette di prendere gli impianti di risalita a prezzi agevolati”.

Sarà un’estate diversa, la prossima. Di questo tutti ne sono certi. Ma sarà migliore o peggiore?

“Secondo me questa sarà un’estate memorabile – continua Prinoth – Io prevedo che i turisti che potremo accogliere saranno soprattutto italiani. Forse arriverà qualche tedesco, se avranno la possibilità di muoversi. Secondo me, i turisti alla fine potranno essere circa la metà rispetto all’anno scorso”.

Comunque, secondo lei, la gente in vacanza continuerà a scegliere la montagna?

“Penso che in molti sceglieranno la montagna e la preferiranno al mare e per molti sarà una bella scoperta. Non ci sarà affollamento, questo di sicuro, i sentieri saranno liberi. Il risvolto positivo sarà che si potrà mangiare e si andrà in bagno nelle varie strutture senza dover fare le file. Questa estate potrebbe essere quella che poi, nei prossimi anni, porterà nuovi amanti e appassionati della montagna, perché per molti, come ho detto, sarà una piacevole sorpresa”.

E cosa cercheranno le persone che arriveranno in ferie sulle Dolomiti?

“Penso che, ormai da qualche anno, la vacanza in montagna sia di tendenza anche e soprattutto tra i giovani. Ormai la gente, in vacanza vuole essere attiva, e non programma di passare la giornata seduta su uno sdraio a prendere il sole e leggere il giornale. In montagna ci sono migliaia di cose da fare, tante opportunità per programmare giornate anche diverse tra loro. E infine, soprattutto in questo momento, la gente cerca la vita sana, vuole fare esercizio fisico. Quindi sì, sono ottimista”.

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