Scialpinista finisce nel ruscello Lo recupera l’Aiut Alpin

Dolomiti. In Val Casies, l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites è stato allertato nei giorni scorsi per recuperare due scialpinisti, un uomo e una donna, che, durante la discesa dal Monte Quaira, si...



Dolomiti. In Val Casies, l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites è stato allertato nei giorni scorsi per recuperare due scialpinisti, un uomo e una donna, che, durante la discesa dal Monte Quaira, si sono trovati in difficoltà su un terreno impervio. L’uomo era caduto in un ruscello ed aveva subito un trauma all’anca, ma i due non riuscivano a dare indicazioni sulla loro posizione, in più si trovavano in un posto senza rete e la donna è stata costretta ad allontanarsi dal marito per allertare i soccorsi. Nel frattempo si era fatto buio, ma l’elicottero dell’Aiut Alpin, grazie ai visori notturni, ha individuato i due infortunati e li ha recuperati con il verricello. Una notte all’aperto avrebbe avuto conseguenze fatali per l’uomo, che, siccome era bagnato fradicio, era già in stato di ipotermia.

In Valle Aurina un contadino lamentava forti dolori a causa di coliche renali. Visto che il maso non era facilmente raggiungibile, la centrale d’emergenza ha mandato sul posto il medico con l’elicottero. Il pilota ha sbarcato medico e tecnico elisoccoritore in hovering vicino al maso, quindi è atterrato sulla pista da sci vicina. Dopo le prime cure mediche il 73enne è stato elitrasportato all’ospedale di Brunico.

Un intervento insolito è stato effettuato in Val di Funes, dove un 18enne aveva bevuto candeggina, che era stata travasata in una bottiglia d’acqua. Il giovane è stato ricoverato all’ospedale di Bolzano.

A Tires una bambina di quattro anni si è versata del tè bollente addosso. Fortunatamente ha riportato ustioni lievi e insieme alla mamma è stata portata all’ospedale in ambulanza per ulteriori accertamenti.

A Santa Maddalena in Val di Funes un giovane si è fratturato un femore mentre si allenava su una pista da sci ed è stato trasportato all’ospedale di Bolzano. Va detto che le misure per contrastare la pandemia da Covid 19, gli impianti di risalita e gli alberghi rimasti chiusi, le restrizioni di viaggio e tutte le conseguenze sul turismo internazionale, nazionale e locale hanno avuto un impatto anche sull’attività dell’Aiut Alpin Dolomites. Il numero degli interventi dell’equipe di soccorso in elicottero è diminuito notevolmente e, paragonato agli anni passati, è stato effettuato circa un terzo delle missioni.

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