Un milione per rifare 4 ponti 

Via libera della Provincia ai lavori di messa in sicurezza delle strutture lungo la statale della Gardena


di Ezio Danieli


SELVA GARDENA. Con un investimento di poco superiore al milione di euro, verranno risanati e allargati quattro ponti che si trovano lungo la strada statale della Val Gardena, nel raggio di 500 metri, all’interno del territorio comunale di Selva di Val Gardena.

Il via libera alle caratteristiche tecniche dell’intervento è arrivato con una decisione della giunta provinciale, che ha approvato la delibera presentata dall’assessore Florian Mussner. “Tutti e quattro i ponti interessati dall’intervento - commenta l’assessore - sono stretti e necessitano di lavori di risanamento e di adeguamento. Si tratta, dunque, di interventi urgenti e indispensabili”.

L’iter prevede dopo la gara di appalto, l’inizio degli interventi nei quattro cantieri, inizio che dovrebbe essere programmato nella prossima stagione primaverile, quando le temperature esterne saranno aumentate.

I quattro manufatti si trovano a Selva, nel tratto di statale che porta verso Plan de Gralba. Ed è lo stesso tratto dove sono stati eseguiti dei lavori di sistemazione della statale che hanno comportato un allargamento della carreggiata, oltre alla bonifica del costone roccioso. La carreggiata, soprattutto in alcuni tratti, ora è allargata e consente più facilmente rispetto a prima il passaggio dei mezzi, in particolare dei più pesanti come i bus turistici che non rappresentano più un ostacolo per la circolazione. Restava da risolvere il problema dei ponti che sono molto stretti e soprattutto da adeguare sotto il profilo della sicurezza, in quanto risentono del logorio del tempo e di quello causato dall’intenso traffico che vi transita.

L’intervento deciso dalla giunta provinciale è quanto mai opportuno e viene salutato con soddisfazione anche dal sindaco di Selva Gardena Rolando Demetz, che fa anche il punto sugli interventi che, lungo la strada del passo Gardena, devono portare al progetto di massima per lo spostamento più a sud di un tratto di circa 500 metri, evitando il settore soggetto a caduta di sassi e valanghe e spostando contestualmente l’acquedotto: “Sono iniziate le perforazioni - ha spiegato Demetz - e seguiranno le prove geologiche per verificare la profondità della roccia. Una volta definito l’intervento relativo all’acquedotto, si potrà poi ragionare su tipologia e realizzazione delle opere antivalanga”.













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