Un piano con 45 interventi in aiuto alle bici a Brunico 

Mobilità alternativa. Collegamenti con frazioni e altri Comuni e anche problemi di sicurezza Il progetto si ispira alla Danimarca con l’obiettivo di togliere auto in particolare dalle vie in centro 


Fausto Da Deppo


Brunico. Come trasformare Brunico in una città “ciclabile” in 45 mosse. Tante sono le misure (mosse) che fanno parte del piano portato mercoledì in consiglio comunale, ispirato alla Danimarca, Stato capofila in Europa nell’utilizzo quotidiano delle due ruote, e illustrato da Harald Reiterer e David Felz della ripartizione Greenmobility della Sta - Strutture trasporto Alto Adige.

Se le 45 misure spaziano dall’apertura di nuove piste o tratti ciclabili (ad esempio dall’area della stazione alla zona scolastica) ai nodi da sciogliere in centro (spazi, visibilità, attraversamenti), due sono di fatto i principi che le ispirano tutte. “Primo - spiega il sindaco Roland Griessmair - va studiata e creata una viabilità alternativa, con bici ed e-bike, fra Brunico e i Comuni vicini verso un futuro in cui da Gais, Perca e San Lorenzo si arrivi qui senza auto. Secondo punto, le bici vanno inserite meglio e organicamente nella viabilità del centro: non si può non pensare anche a questo se l’obiettivo è rendere i Bastioni un’area pedonale”.

“Fino alla realizzazione definitiva di tali obiettivi, provvederemo passo per passo ad ottimizzare la mobilità ciclabile, anche non soluzioni provvisorie”, ha informato Griessmair. E Felz ha anticipato che “a Brunico bisogna in primo luogo evitare che i ciclisti debbano attraversare le strade. Tratti brevi dovranno essere continui e percorribili senza interruzioni”.

Dai consiglieri sono partiti dei suggerimenti operativi. Werner Volgger (Svp) ha fatto notare lo scarso collegamento tra Brunico e Riscone, dove si trovano infrastrutture sportive e ricreative (la piscina coperta, la funivia Plan de Corones) che “dovrebbero essere facilmente raggiungibili in bici”.

Hans Peter Niederkofler (Verdi), con Johanna Schmiedhofer Ganthaler (Verdi) e Barbara Medei (M5S) hanno invece sottolineato l’aspetto della sicurezza: “I Bastioni dovranno essere resi più sicuri per tutti gli utenti del traffico. Punti critici di entrata e uscita dovranno essere verificati dettagliatamente prima di realizzare i percorsi”. “In effetti - ha aggiunto Niederkofler - i ciclisti a Brunico sono molti e sempre di più, ma al momento in vari punti devono in qualche modo arrangiarsi, in una convivenza con pedoni e automobilisti non sempre facile”.

Meno rumore. I Verdi avevano anche presentato una mozione per chiedere che “la commissione per il traffico e per l’ambiente realizzasse un programma articolato di misure che contribuiscano ad abbassare il livello del rumore del traffico motorizzato”. I problemi del traffico sono l’inquinamento, gli ingorghi, la sicurezza, “ma anche il rumore - sottolinea Niederkofler - ad esempio nei transiti di notte ad alta velocità”. La mozione non ha raggiunto la maggioranza. “Hanno detto che per il traffico si sta già facendo molto”, osserva il consigliere dei Verdi.















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