Politica

Rita Mattei: «La Lega? Non mi manca, ma la politica un po' sì»

Dopo cinque anni come presidente e vice del consiglio provinciale, il rientro nella “normalità” e la delusione per la sconfitta elettorale del Carroccio: «Non rinnoverò più la tessera»


Antonella Mattioli


BOLZANO. «Sono tornata alla normalità; ho ripreso il mio lavoro a tempo pieno, ma devo ammettere che un po' la politica mi manca, nonostante le delusioni e l'amarezza per quanto avvenuto all'interno della Lega, il mio partito. La politica è sempre stata la mia passione. Ho messo impegno ed entusiasmo nei cinque anni in cui sono stata rispettivamente presidente e vice del consiglio provinciale». Rita Mattei, ragioniera, titolare a Merano di uno studio specializzato nell'assistenza fiscale e tributaria, racconta così il ritorno alla vita di prima, dopo anni di militanza nella Lega e la mancata rielezione, l'autunno scorso, in consiglio provinciale.

Il lavoro però, in realtà, non lo aveva mai lasciato del tutto.

Assolutamente no. Se uno è un dipendente pubblico o privato, quando viene eletto può chiedere aspettativa. Ma se come me ha un'attività sua, deve scegliere se andare avanti o chiudere. Del resto, avere un lavoro ti consente di essere libero, anche quando fai politica; non sei incollato alla poltrona. E soprattutto non sei ricattabile.

Lei aveva optato per proseguire con lo studio.

Sì, perché l'incarico politico oggi c'è e domani - come si è visto nel mio caso -non c'è più. E comunque il mio lavoro mi è sempre piaciuto molto: ho aperto l'attività nel 1975.

Come faceva a conciliare un lavoro come il suo, che deve fare i conti con le scadenze, con una serie di impegni politici ed istituzionali?

È stato molto complicato. Ho dovuto innanzitutto ridimensionare l'attività e poi lavoravo nei fine settimana. Per tre anni non mi sono concessa neppure un giorno di ferie.

Quest'estate dove andrà in vacanza?

Non lo so ancora. Apprezzo già il fatto di potermi prendere dei giorni di riposo; e di essere tornata alla normalità. Che significa anche semplicemente rivedere gli amici. Ma anche avere il tempo per curare la mia salute. Nel 2022 ho avuto problemi seri e ho capito - una volta di più - quanto sia importante. Sono andata in ufficio con 38 di febbre, cercando di far vedere che era tutto normale. Ma la sera arrivavo a casa che ero distrutta.

Cosa le ha dato il ruolo istituzionale che ha ricoperto?

Quello di presidente e vice del consiglio provinciale viene spesso sottovalutato. Inoltre, tra coloro che lo hanno ricoperto, quasi nessuno è stato rieletto. Quindi dal punto di vista dei voti, non porta praticamente niente. Per me però è stata un'esperienza molto interessante.

Tra le "cose" che è riuscita ad attuare, quale le ha dato più soddisfazione?

Gli attestati bipartisan ricevuti a fine mandato. Ma, ancora di più, il numero verde per segnalare la presenza di baby gang.

Cosa avrebbe voluto fare e non è riuscita a fare?

Non sono riuscita a fare in modo che vengano tolti i contributi ai genitori di chi commette reati, nonostante il via libera del consiglio provinciale. Toccava all'allora assessora Deeg dare attuazione.

Quanto è difficile fare politica per una donna in un ambiente che, nel 2024, è ancora fortemente caratterizzato dalla presenza di uomini?

Se a livello professionale, ovvero nel mio lavoro, non ho mai avuto problemi; a livello politico ho dovuto lavorare il doppio, per essere presa in considerazione. E poi c'è un'altra cosa che mi ha dato molto fastidio.

Sarebbe?

Per l'uomo l'attacco è politico, ovvero sulle idee; per la donna si va sul personale e si passa subito alle offese.

Favorevole alle quote rose?

Non sono mai stata una fan. Credo che possiamo farcela anche senza dover introdurre le quote rosa.

Salvo poi che, come nel caso della giunta regionale, si è tentato di farla tutta al maschile.

Non si può mai abbassare la guardia.

Dopo la bocciatura alle provinciali di ottobre non fa più politica attiva.

No, nonostante che per 15 anni e più il mio impegno sia stato totale all'interno della Lega. Sono entrata quando il Carroccio era al 4%; la sezione di Merano era una delle più attive.

La delusione deriva, ovviamente, dalla mancata rielezione.

Dopo tutto quello che era successo prima, sapevo che non avevo chance di essere confermata. Realisticamente pensavo che avremmo fatto un consigliere e quella non sarei stata io. Del resto sono state fatte delle scelte da parte del commissario che io - e non solo io visti i risultati - non ho condiviso.

Si riferisce alla scelta di mettere capolista Christian Bianchi.

Certo. Non si è dato fiducia a chi era da sempre nella Lega; in primo luogo ai tre consiglieri provinciali uscenti. Comunque, sarebbe sbagliato addossare tutte le responsabilità al commissario Maurizio Bosatra. Evidentemente se la Lega è crollata, rispetto a cinque anni prima, è anche perché non siamo riusciti a comunicare il grande lavoro fatto. Inoltre siamo stati molto penalizzati da due anni e più di emergenza Covid.

Lei fa ancora parte della Lega?

Credo che non rinnoverò la tessera.

E quindi con la politica ha chiuso?

Per ora sì, anche se da più parti c'è chi mi invita a tornare.

L'invito arriva anche da schieramenti diversi?

Per ora non dico niente. Ho bisogno di una pausa di riflessioni. Poi mai dire mai…

Altre passioni oltre al lavoro e alla politica?

Direi di no. Queste due sono le passioni che hanno sempre riempito la mia vita.

E la passione per il look?

Sono nata sotto il segno della Bilancia. Mi piace essere in ordine. All'abbigliamento ci ho sempre tenuto; ancora di più da quando ho assunto la carica di presidente del consiglio provinciale e quindi rappresentavo le istituzioni. Non potevo certo presentarmi in ciabatte.

Tailleur pantaloni o gonna?

Meglio il tailleur. Il colore? Mi piacciono tutti. La mia passione però restano scarpe e borse. Si può avere un abbigliamento bellissimo, ma un brutto paio di scarpe o una brutta borsa possono rovinare tutto.

Lei ama cucinare?

Una volta mi piaceva; ma negli ultimi dieci anni lo fa preferibilmente mio marito. Oggi faccio colazione, poi salto il pranzo e mangio alla sera.

Suo marito l'accompagnava spessissimo durante i cinque anni di mandato in Provincia.

Era anche lui nella Lega; lo devo ringraziare per tutto quello che ha fatto per me e per il partito.

Cosa si sente di dire ai consiglieri provinciali della nuova legislatura?

Faccio a tutti un grande in bocca al lupo, perché l'attuale legislatura sarà tutt'altro che semplice.













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