Il caso

Sala giochi chiusa, il Tar accoglie il ricorso del titolare

Il Comune aveva disposto la decadenza della licenza per la regola delle distanze dai luoghi sensibili



BOLZANO.  Bloccata in via cautelare la chiusura di una sala giochi a Bolzano: è quanto ha deciso il Tar altoatesino, che ha accolto l’istanza cautelare del titolare dell’attività contro la decadenza della licenza disposta dal Comune.

Lo stop - ricorda Agipronews (Agenzia di stampa giochi e scommesse) - era stato deciso in base alla norma provinciale sul "distanziometro", che prevede almeno 300 metri di distanza tra sale e apparecchi da gioco dai luoghi sensibili.

I giudici non escludono la fondatezza del ricorso, «in riferimento, in particolare, ai profili di doglianza concernenti all’“effetto espulsivo” determinato dalla norma sul distanziometro». Sussiste inoltre un grave rischio economico, visto che l’esecuzione «dell’impugnato provvedimento comporta la chiusura della predetta sala».

L’udienza di merito sul caso è stata fissata il 12 gennaio 2022, in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato. Palazzo Spada aveva sospeso gli effetti della sentenza con cui, a marzo 2019, era stata confermata la legittimità della norma. Gli operatori di gioco hanno ottenuto il processo di revocazione, e sulla questione il Tribunale d’appello deve ancora esprimersi. 













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