il caso

Sanità provinciale, per oltre 600 aziende del settore un salasso da 46 milioni di euro

Il meccanismo del “Payback” rischia di mettere in ginocchio l’intero settore delle forniture di dispositivi medici. Ecco l’elenco completo delle imprese chiamate a restituire i soldi



BOLZANO. Sono più di seicento le aziende nazionali ed internazionali che devono restituire all’Azienda sanitaria dell’Alto Adige 46 milioni di euro.

Colpa del Payback che sta per mettere in ginocchio anche in provincia di Bolzano l’intero settore delle forniture di dispositivi medici (guanti, mascherine, camici, protesi, ferri chirurgici ecc.).

Il gioco è più o meno questo: se la tal azienda ha sforato il tetto annuale di spesa per i dispositivi - cui non si può destinare più del 4,4% della quota del fondo sanitario nazionale - a ripianare il buco devono essere le aziende che riforniscono l’Asl, restituendo una parte di quanto già incassato, frutto di gare d’appalto e successivi contratti. Il ministero - che ha preso in esame gli anni dal 2015 al 2018 - ha certificato per l'Alto Adige, uno sforamento di circa 98 milioni e l'obbligo di ripianarne 46 milioni, pari al 40-50% della spesa fuori soglia sostenuta dall'Asl.

Ecco, nella delibera della Provincia, l’elenco di tutte le aziende chiamate in causa dal Payback in Alto Adige:

Decreto Payback per dispositivi medici in Alto Adige by Red Azione on Scribd













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