Tragedia sui Lessini, cade dalla fune sospesa e precipita da duecento metri
Matteo Pancaldi, 30 anni, modenese, era tra i pionieri della disciplina. Stava camminando sulla "slackline" tesa tra due rocce, sopra a Cima Borghetto. La salma recuperata dal Soccorso alpino (foto www.montagna.tv)
ALA. Si sono concluse attorno alle 23 di ieri sera le operazioni di recupero della salma dell'atleta precipitato per circa 200 metri mentre camminava su una slackline tesa tra due rocce, sopra la forcella nei pressi del sentiero di Cima Borghetto.
Vittima Matteo Pancaldi, 30 anni, di Spilamberto (Modena), uno dei pionieri della slackline, disciplina che aveva appreso già ai tempi dell'Erasmus a Barcellona. Era noto anche per la traversata di piazza Maggiore a Bologna.
Quindici giorni fa era stato sul luogo della tragedia, ai Denti della Sega di Ala, per una sessione di allenamento ed aveva girato un video.
A lanciare l'allarme sono stati gli amici che erano con lui poco prima delle 19. In diverse rotazioni, l’elicottero di Verona emergenza ha trasportato in quota una ventina di tecnici del Soccorso alpino dell’Area operativa Trentino meridionale e di Verona, poiché l’incidente è avvenuto in una zona di confine tra Trentino e Veneto.
I soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, ricomporre e imbarellare la salma. Le operazioni di recupero, avvenute risalendo con la barella un canale di 250 metri, hanno richiesto diverse ore. La salma è stata portata al cimitero di Avio.