Tecnologia

Tumori, a Bolzano un nuovo acceleratore lineare hi-tech per la radioterapia

E’ dotato, primo in Italia, di un sistema di posizionamento a precisione submillimetrica e di monitoraggio del paziente



BOLZANO.  Un nuovo acceleratore lineare si aggiunge agli altri due già in dotazione al servizio di radioterapia dell'Azienda sanitaria dell'Alto Adige. Nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia, la sostituzione e la messa in funzione dell'apparecchio è avvenuta senza grosse difficoltà.

"Nel campo della radioterapia oncologica, così come in generale in campo oncologico, negli ultimi anni sono stati compiuti enormi progressi, ma c'è ancora molto da fare. L'Azienda sanitaria  ha investito e investirà anche in futuro risorse economiche per garantire ai pazienti i trattamenti più moderni", ha detto il direttore generale Florian Zerzer, intervenendo alla presentazione della nuova apparecchiatura tenuta in forma ristretta sulla terrazza della clinica Bonvicini.

La messa in funzione del nuovo acceleratore lineare ha portato novità dal punto di vista tecnologico. Nell'area di ingresso delle sale di trattamento il paziente viene ora identificato in modo univoco grazie al riconoscimento facciale biometrico. Tutte le apparecchiature a disposizione del servizio dispongono di un sistema per l'irradiazione sotto controllo dei movimenti respiratori.

Inoltre, questo acceleratore è dotato, primo in Italia, di un nuovo sistema di posizionamento a precisione submillimetrica e di monitoraggio del paziente durante il trattamento radioterapico. "Questo ci permette di migliorare ulteriormente la qualità della radioterapia e delle irradiazioni - spiega il primario Martin Maffei -  in un prossimo futuro prenderà piede anche in radioterapia l'intelligenza artificiale, tuttavia rimane importante continuare a investire nel personale medico, tecnico e infermieristico, soprattutto perché la radioterapia è una disciplina molto tecnica e, quindi, un'assistenza empatica del paziente è di grande rilevanza".













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