Consulta stranieri,  cambiano le regole per darle «appeal» 

Non è mai stata efficace: la giunta prova l’ennesimo rilancio Entrano nell’organismo quattro membri delle associazioni


di Giuseppe Rossi


MERANO. Per l'ennesima volta la maggioranza che governa la città di Merano cerca di rivitalizzare la consulta immigrati, un organismo nato ormai vent'anni fa ma mai veramente ritenuto un'opportunità da sfruttare da parte dei residenti stranieri che abitano in riva al Passirio. Semplice la motivazione: senza alcun potere di intervento e spesso snobbata dagli stessi organi comunali non è mai riuscita a ottenere dei risultati tangibili.

Ora la giunta Rösch e in particolare il vicesindaco Andrea Rossi, che ha delega sulle politiche dell’accoglienza, cercano di voltare pagina, partendo come in passato dalla revisione dello statuto. Prima di tutto il nome, non sarà più la consulta stranieri ma la “consulta per l'integrazione e la migrazione”. A comporla non saranno più solo cittadini stranieri eletti dalla comunità residente a Merano, ma anche membri di associazioni che si occupano di migrazione eletti dalla giunta comunale. In sostanza la comunità di cittadini stranieri e con background migratorio perderà rappresentatività a tutto vantaggio delle associazioni che potranno proporre loro esperti e della giunta, che potrà pilotare l'elezione di rappresentanti “amici” della maggioranza.

Cinque i cittadini stranieri eleggibili compreso il presidente della consulta, quattro i rappresentanti delle associazioni. Tutti i membri, e in questo non si cambia, dovranno lavorare gratuitamente. Il presidente della consulta sarà invitato a partecipare a tutte le sedute delle commissioni consiliari permanenti che esaminano i punti poi da discutere in consiglio comunale. Pur non avendo diritto di voto il presidente della consulta avrà il diritto di presentare e illustrare proposte che riguardano i cittadini stranieri. Ogni genere dovrà essere presente nella consulta per almeno il 30%.

Alla consulta potranno partecipare i due consiglieri con delega del sindaco che nell'attuale consiliatura non risultano ancora essere stati nominati, uno espressione della maggioranza e uno dell'opposizione. La durata della consulta coinciderà con quella del consiglio comunale, quindi elezioni e rinnovo ogni cinque anni. Se i cittadini eletti dovessero essere meno di cinque, il sindaco annullerà le elezioni e potrà riconvocarle non prima di dodici mesi. Ogni candidato dovrà presentare il proprio nome con almeno 10 firme di sostegno. Gli elettori potranno esprimere una sola preferenza.













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