Donne sottorappresentate in politica: petizione con 900 firme

Merano. Le donne sono ancora poco rappresentate in politica. A testimoniarlo ci sono anche i risultati delle ultime elezioni comunali, Burgraviato compreso. In questo contesto e 14 donne – fra cui...



Merano. Le donne sono ancora poco rappresentate in politica. A testimoniarlo ci sono anche i risultati delle ultime elezioni comunali, Burgraviato compreso. In questo contesto e 14 donne – fra cui Marcella Pirrone, Heidi Flarer, Giorgia Lazzaretto, Sigrid Pisanu, Micki Gruber, Sissi Prader e altre ancora - hanno deciso di lanciare una petizione su change.org per cercare di cambiare le cose.

In pochi giorni sono già state raccolte 900 firme di donne e uomini.

«Da un recente ed esauriente rapporto Onu sulla condizione delle donne - si legge nella petizione già lanciata online - emerge che i progressi nel campo dell’uguaglianza di genere hanno subito una battuta d’arresto e che vengono di nuovo messi in discussione diritti faticosamente conquistati. Siamo ancora ben lungi dall’aver raggiunto un’equa ridistribuzione del potere e delle risorse tra i sessi: attualmente gli uomini ricoprono ancora ben il 75 per cento dei posti in parlamento e il 73 per cento delle posizioni dirigenziali e apicali (media negli stati facenti parte delle Nazioni Unite). Un regresso che si registra anche in Alto Adige. Le recenti elezioni comunali 2020 hanno visto l’elezione di un maggior numero di donne rispetto al passato, ma varie candidate premiate dalle urne con un alto numero di preferenze si sono viste negare il giusto riconoscimento in sede di formazione dei governi locali. Si pensi a Caldaro e Naturno e, soprattutto, al Comune di Merano».

Proprio la città del Passirio viene indicata, dunque, tra i modelli negativi.

«Contemporaneamente, inoltre, la competente commissione legislativa del Consiglio provinciale ha accolto un emendamento alla legge urbanistica in forza del quale viene di fatto cancellata il “rapporto equilibrato fra i generi” nelle commissioni edilizie comunali. Occorre sottolineare che tale obbligo era stato inserito nella legge urbanistica solo nel 2019. “Rapporto equilibrato“ significa, ai sensi della vigente legge provinciale sulla parificazione delle donne, quello in cui ogni genere è rappresentato per almeno un terzo. Solo in tal modo, infatti, è possibile garantire l’equa rappresentanza femminile in tutti gli organi».

In questo contesto nn gruppo di donne appartenenti ai più diversi settori ma impegnate da anni sul fronte delle pari opportunià in Alto Adige ha pertanto ritenuto necessario attivarsi e avviare una petizione a favore non solo di un’equa rappresentanza numerica delle donne nella realtà politica altoatesina, bensì anche perché le cariche affidate alle donne siano di alta qualità e spessore.

«La raccolta di firme lanciata su change.org ha pertanto lo scopo di sollecitare il Presidente Kompatscher a farsi garante di un’equa rappresentanza delle donne (almeno un terzo ) a tutti i livelli e in tutti gli organi politici. In poco meno di una settimana sono state raccolte più di 900 firme di donne e uomini dell’Alto Adige, tra cui molte/i rappresentanti di spicco del mondo politico, economico e culturale. È ancora possibile dimostrare il proprio appoggio all‘iniziativa firmando la petizione al link: http://chng.it/qKj5PRqj5P oppure su change.org “La politica in Alto Adige: che fine hanno fatto le donne?”

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