Eliminate le ultime briglie nel corso alto dell’Adige

Silandro. Con l'eliminazione dell'ultima catena di briglie, i pesci sono adesso “liberi di circolare” nel corso alto del fiume Adige. L’ultimazione di un progetto curato dall'Agenzia di protezione...



Silandro. Con l'eliminazione dell'ultima catena di briglie, i pesci sono adesso “liberi di circolare” nel corso alto del fiume Adige. L’ultimazione di un progetto curato dall'Agenzia di protezione civile ha consentito di eliminare 25 briglie.

Il tratto alto del corso dell’Adige, tra Lasa e Covelano, è stato sistemato e reso nuovamente transitabile ai pesci grazie a un progetto dell'Agenzia protezione civile.

In questi giorni gli addetti dell'ufficio bacini montani ovest hanno completato l'eliminazione dell'ultima catena di briglie; in totale come accennato ne sono state eliminate 25, delle quali 23 nella seconda fase progettuale.

Tre chilometri e mezzo.

I lavori hanno interessato un tratto di circa 3,4 chilometri lungo i quali sono state realizzate delle rampe in massi ciclopici che consentono il passaggio di pesci, in particolare trote marmorate e specie autoctone.

Questo tratto del corso alto dell'Adige in val Venosta, che scorre in parte nel territorio del parco nazionale dello Stelvio, è stato ripristinato anche dal punto di vista naturalistico.

L’associazione dei pescatori.

Con questa ultima tranche di lavori sono stati completati gli interventi previsti nel progetto biennale predisposto da Mauro Spagnolo e Florian Nössing con il supporto di Peter Hecher per quanto concerne gli aspetti di ecologia idraulica.

All'esecuzione dei lavori hanno collaborato anche l'ufficio caccia e pesca e l'associazione dei pescatori Fischereiverein Meran.

Finanziamento.

Per le opere realizzate è stato effettuato un investimento complessivo di 250 mila euro, finanziati dal fondo per la pesca e dai canoni idrici che i concessionari degli impianti idroelettrici sono tenuti a versare alla Provincia per l'utilizzo di acque pubbliche.













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