Ferrovia elettrificata entro il 2021 

Sopralluogo di Kompatscher al cantiere di Naturno: «Progetto cruciale»



NATURNO. I lavori per l’elettrificazione della linea ferroviaria della Venosta procedono nel rispetto della tabella di marcia. Ieri, alla stazione di Naturno, il presidente della Provincia Arno Kompatscher e l’assessore Florian Mussner hanno fatto il punto sull’andamento dei lavori insieme ai tecnici e ai referenti politici di comunità comprensoriali e Comuni.

«Insieme alla sanità e al sociale la mobilità è il tema che sta più a cuore agli altoatesini», ha spiegato il presidente Kompatscher, sottolineando l’importanza del concetto di mobilità elaborato dalla Provincia per ridurre il traffico attraverso nuovi servizi, con la creazione di nuovi posti di lavoro, spostando il “traffico” sui mezzi pubblici grazie a migliori offerte in tema di trasporto pubblico e per migliorare in generale le modalità di spostamento della popolazione e dei turisti.

«L’elettrificazione della linea della Val Venosta consentirà maggiore capacità e migliori collegamenti attraverso Merano e Bolzano verso Innsbruck e Lienz. A questo scopo dobbiamo ampliare la linea Bolzano-Merano per i treni espressi regionali e raggiungere il cadenzamento ogni 15 minuti fra le città altoatesine principali», ha detto Kompatscher aggiungendo anche il desiderio di un collegamento ferroviario con la Svizzera. Secondo Mussner gli investimenti sulla linea della Venosta avranno conseguenze positive anche sulle generazioni future: «La capacità, che si attesta sui 2 milioni di passeggeri, è attualmente esaurita. Perciò con i nuovi interventi intendiamo ampliarla ulteriormente».

Alla cerimonia con sopralluogo al cantiere (che è operativo) hanno preso parte anche i rappresentanti delle comunità comprensoriali Dieter Pinggera (Venosta) e Alois Peter Kröll (Burgraviato), nonchè il sindaco di Naturno Andreas Heidegger, convinti sostenitori del valore della ferrovia per la popolazione locale, coronamento di una storia di successo con 2 milioni di passeggeri anziché i 500mila inizialmente stimati e con l’elettrificazione ora in cantiere. Insieme agli esponenti politici hanno esaminato l’andamento dei lavori anche il presidente della Sta (Strutture Trasporto Alto Adige) Martin Ausserdorfer e il direttore Joachim Dejaco.

Quest’anno sarà ampliata la rimessa dei treni della stazione di Malles, che raggiungerà i 125 metri di lunghezza e potrà ospitare 5 treni. In autunno partiranno anche gli interventi alla stazione di Stava. Nel 2019 seguiranno ulteriori passi per l’elettrificazione della ferrovia e per la rettificazione del tratto di ferrovia di Lasa (di 2 chilometri il tratto interessato). Tali interventi renderanno possibile il raggiungimento su questo tratto di una velocità di 100 chilometri orari, raggiungendo un cadenzamento di un treno ogni mezz’ora. A metà del 2019 si partirà con la costruzione della linea aerea, con la sistemazione di 1.500 piloni lungo l’intera tratta. Nel 2021 i primi treni elettrici potranno dunque iniziare a circolare in Venosta. (e.d.)













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