Germi nell’acqua, Postal attende nuovi esami 

Dopo l’incendio. Permane il divieto di bere dal rubinetto. Tubature trattate con il cloro La Provincia: durante il rogo picchi di cianuro d’idrogeno nelle immediate vicinanze, ma entro i limiti 



Postal. Il Sia la Provincia sia il Comune ieri hanno diffuso nuove informazioni sulle conseguenze ambientali – con le relative ricadute sulla salute – dovute all’incendio che la scorsa settimana ha devastato l’impianto industriale di lavorazioni di carni Pfitscher. «L’amministrazione comunale di Postal avvisa di non bere l’acqua e di non usarla per la preparazione dei pasti. Quest’ordinanza vale fino a revoca. Inoltre, è da evitare qualsiasi contatto con l'acqua potabile (lavarsi i denti, fare la doccia). Sono stati rilevati germi fecali. Da quando sono disponibili i primi valori di laboratorio, lavoriamo giorno e notte per lavare e pulire i tubi. Chiediamo la Vostra collaborazione! Il trattamento di cloro verrà effettuato zona per zona. Ogni nucleo familiare riceverà una comunicazione. Ci possono essere interruzioni nella fornitura di acqua potabile (anche per diverse ore) perché il serbatoio deve riempirsi di nuovo e lo stesso processo deve essere effettuato nella zona successiva. Funzionerà solo se tutti si atterranno a queste linee guida fino a nuovo avviso». Questo il messaggio apparso ieri sul sito del Comune di Postal.

Uteriori esami.

Nel pomeriggio è attivata anche la comunicazione ufficiale della Provincia che ha ricordato come campioni d’acqua sulla rete idrica dell’acqua potabile siano stati raccolti tra il 10 e il 12 marzo, prima degli interventi di trattamento delle condutture dell’acquedotto con impiego massiccio di cloro, e ancora ieri per verificare gli effetti del trattamento. Le analisi di laboratorio sono state eseguite dall’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima, su incarico del Servizio igiene e salute pubblica del Comprensorio sanitario di Merano. La sanità era stata allertata dal Servizio medico comunale. «Gli esiti dei prelievi eseguiti prima del trattamento con cloro hanno rilevato una contaminazione fecale con trend in calando rispetto ai primi campionamenti». Risultati provvisori del trattamento saranno disponibili oggi. «Il laboratorio biologico dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e tutela del clima fornirà gli esiti degli ultimi campioni analizzati al Servizio igiene e salute pubblica di Merano, che poi li trasmetterà al sindaco di Postal. Solo lunedì 16 marzo si potrà però stabilire se il trattamento è stato efficace. Il Servizio igiene e salute pubblica di Merano, inoltre, sta conducendo verifiche per accertare le cause dell’inquinamento evidenziato».

Aria, valori rientrati.

Il grande incendio che ha interessato l’azienda di Postal ha prodotto un’enorme quantità di fumo e qualche effetto temporaneo sulla qualità dell’aria. La situazione, sostiene la nota della Provincia, è completamente rientrata nella normalità: «Secondo le analisi effettuate dall’Agenzia provinciale dell’ambiente e la tutela del clima nel corso dell’incendio sono stati rilevati elevati valori di cianuro d’idrogeno HCN nelle immediate vicinanze del luogo dell’incendio. I valori limite, però, non sono mai stati superati benché sia stato molto forte e percepito l’impatto del fumo sprigionatosi dal rogo con odore acre. Causa lo sviluppo di fumo e il limitato ricambio delle masse d’aria si sono registrati dei picchi nella concentrazione di polveri sottili Pm10 presso la stazione di misura nella conca meranese, sia venerdì 6 marzo, che sabato 7 marzo. Il sabato mattina sono state rilevate punte fino a 124 µg /m³. Per l’alzarsi del vento, dalle 10.30 del sabato i valori si sono abbassati molto velocemente e si sono dispersi il fumo e l’odore acre».

Emergenza nell’emergenza.

Il sindaco Othmar Unterkofler ieri mattina era costernato. Parla di “un'emergenza nell'emergenza”, un problema che proprio non ci voleva, non adesso che il rischio di contagio da coronavirus costringe tutti a casa. Quel che è certo, dice Unterkofler, è che «nei campioni prelevati sono stati trovati batteri la cui presenza trova la propria causa nell'incendio al salumificio Pfitscher». Ci sono stati casi di persone con problemi gastrointestinali negli ultimi giorni in paese. «Le acque pompate durante le operazioni di spegnimento dell'incendio - spiega ancora il sindaco - in parte devono essere finite nell'acquedotto». Tre giorni di lavoro per trecento pompieri, a domare le fiamme che hanno divorato l’impianto industriale di lavorazione carni Pfitscher. Chiaro che da qualche parte l'acqua pompata dovesse defluire.

Ad ogni modo, sicuramente questo fine settimana a Postal si dovrà continuare a bere l'acqua in bottiglia, usandola anche per cucinare.













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