I viaggi dei meranesi intorno al mondo con «On the road» 

Domani a casa Urania al via la 33ª edizione della rassegna Premio al miglior reportage intitolato a Gigi Bortoli


di Jimmy Milanese


MERANO. È nata quasi per caso, un pomeriggio del 1985, da una idea di Enzo Nicolodi e Harry Reich, la rassegna di racconti di viaggi «On the road again», giunta quest'anno alla 33esima edizione. 432 le serate e oltre 300 i meranesi che negli anni hanno visitato ogni angolo del mondo, portando prima le loro foto, poi col tempo i loro video nella sala dell'Urania. «Tutto è partito da un viaggio che feci in Brasile – spiega Nicolodi – e dalla voglia di ritrovarci con amici per condividere i ricordi delle nostre vacanze, magari con chi non poteva permettersi di viaggiare».

La manifestazione, tra le prime in città a scavalcare quel muro etnico che negli anni Ottanta teneva le due comunità linguistiche ben lontane l'una dall'altra, è stata una scuola che ha insegnato l'arte della documentaristica di viaggio a decine di meranesi. Un prisma che ha portato Merano in giro per il mondo e il mondo in riva al Passirio. Impossibile fare un elenco dei paesi e delle culture immortalate negli anni e raccontate nelle serate del lunedì che da gennaio sono ormai un avvenimento fisso per la città.

Quest'anno, le quattordici serate apriranno una finestra su otto paesi europei, cinque asiatici e uno africano. Si parte domani con un viaggio nell'Iran e la storia delle donne Bandari che vivono sul mar Persico e sono solite coprirsi il volto con una maschera a becco. Una tradizione - narrata da Nicolodi – la quale si perde nel tempo della dominazione portoghese, quando gli europei approdavano sulle coste persiane facendo poi razzia di donne e queste, per difendersi, inventarono maschere che simulavano le sembianze maschili.

Dall'Iran, il viaggio proseguirà passando per la cucina bulgara, ma anche attraverso l'Indocina, il Laos e la Thailandia, per approdare al fascino dei boschi sudtirolesi. E ancora, il mistero dei gioielli di lava delle Azzorre, le isole Svalbard - ultima fermata prima del Polo Nord - poi un passaggio a Nord-Ovest per dare spazio alla Russia degli Zar e alla traversata del circuito dei tre passi di Manaslu, in Nepal.

Saremo già a marzo, quando uno dei veterani della manifestazione, Rudi Niederbacher, vero e proprio recordman di escursioni nei posti più sperduti del pianeta, condurrà gli oltre cento meranesi che ogni lunedì affollano la sala dell'Urania, da Città del Capo fino alle cascate Vittoria in Zambia. E quando il primo sole primaverile starà già scaldando i pomeriggi meranesi «On the road again» catapulterà il suo equipaggio nei meandri più sconosciuti della Scandinavia, per poi presentare l'incredibile impresa di Alexander Wallnöfer il quale in solitaria ha attraversato a piedi la Scozia.

A tre stazioni dall'arrivo, ci sarà spazio per la storia di un Highlander irlandese dell'800, discriminato per via della sua pronuncia poco inglese e per il Bangladesh di Rudi Campestrini, il quale spiegherà come vivono gli abitanti di uno tra i paesi più poveri al mondo.

Infine, il 23 aprile, a conclusione di questo viaggio in giro per il mondo in 14 serate, un gruppo di amiche di università, capitanate dalla assessora Gabi Strohmer, racconterà di una rimpatriata tutta al femminile dalle alpi di Siusi alle Odle.

Da quest'anno, spiega Christian Troger, altra anima della rassegna, si inaugura il premio al compianto Gigi Bortoli, il quale ci ha lasciati l'anno scorso ma che con i suoi articoli per il nostro giornale ha contribuito in modo determinante, fin dalla prima edizione, alla crescita della manifestazione. Un premio in denaro, libri e buoni da spendere alla Bottega del Mondo e in corsi presso l'Urania all'autore del migliore reportage di viaggi. «Un viaggio lungo tutta una vita – spiega Nicolodi – che con il mio amico Gigi ci ha portato a conoscere il senso profondo della parola amicizia che ogni lunedì sera, a partire da domani – conclude Nicolodi - troverà posto in quella finestra cittadina sul mondo che un giorno decidemmo di chiamare On the road again».













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