Joe Bastianich, Farinetti e D’Alema i vip del WineFestival 

Oggi rassegna al via con il preludio dedicato al “bio” Domani dibattito sul futuro del vino con varie personalità



MERANO. Joe Bastianich e Oscar Farinetti. Forse anche Massimo D’Alema. Sono i nomi più in vista tra quelli attesi al Merano WineFestival che oggi vivrà la sua giornata introduttiva, dedicata come ormai da tradizione ai vini biologici e biodinamici. La “naturalità” sarà al centro del discorso anche nella tensostruttura The Circle, in piazza della Rena. Dove ampio spazio sarà riservato ai Piwi, i cosiddetti “vitigni resistenti”.

Ieri, intanto il centro città ha vissuto una giornata di intensi preparativi. In corso Libertà superiore, attirando tanti sguardi curiosi, è spuntato il bus a due piani tipico di Londra. Ospiterà degustazioni di bottiglie e annate speciali.

Il WineFestival è diventato negli anni anche momentoo di riflessione e approfondimento sul mondo della vitivinicoltura. Domani al Puccini (ore 15) si terrà una tavola rotonda sul futuro del vino con un parterre di esperti. L’allarme sui possibili impatti del cambiamento climatico sulla vinificazione sarà affrontato da personalità del mondo del vino. Interverranno Oscar Farinetti, patron di Eataly, Joe Bastianich, viticoltore e volto televisivo (oltre che musicista), Stevie Kim, Luca Gardini, Luciano Ferraro, Luigi Moio, Matilde Poggi, Walter Massa, Adua Villa, Luciano Pignataro, Andrea Gori e il climatologo meranese Georg Kaser. La moderazione sarà curata da Franz Botrè. Ci si interrogherà su come anticipare i tempi prima che sia troppo tardi in vista dell’aumento della temperatura che entro il 2050 caratterizzerà maggiormente il futuro della viticoltura.

La tavola rotonda si aprirà con il riferimento ad uno studio di un gruppo di ricercatori, guidati da Lee Hannah, climatologo di Conservation International, Arlington in Virginia, che ha elaborato un modello previsionale dei possibili impatti del cambiamento climatico sulla vinificazione. Il risultato di tale studio mette in evidenza il fatto che le regioni vinicole più importanti del mondo, dal Cile alla Toscana, dalla Borgogna all’Australia vedranno diminuire le loro aree coltivabili dal 25% al 73% entro il 2050, e ciò costringerà i viticoltori a piantare nuovi vigneti in ecosistemi precedentemente indisturbati, a latitudini più alte o altitudini più elevate, eliminando le specie vegetali e animali locali.

Il futuro del vino passa anche per un cambiamento che, oltre a conformarsi agli eventi naturali, deve tener conto delle aspettative dei consumatori. Quali considerazioni verranno fuori dal dibattito più atteso della manifestazione?

Tra gli altri appuntamenti di domani vanno messi inoltre in evidenza la degustazione al mattino condotta da Luca Gardini intitolata “Vini di Mare, Vini di Montagna” in piazza della Rena, e in serata l’esibizione di Joe Bastianich in “Vino Veritas”, spettacolo da lui ideato che attraverso l’alternanza di momenti di racconto, musica e degustazioni dei vini della sua cantina di famiglia offre uno sguardo inedito sulla vita del celebre Restaurant Man.

Dopo l’introduzuione “bio” di oggi al Kurhaus e nel tendone The Circle (con propaggine alle vecchie Terme di via Huber per Wild Generation, dove vengono presentate le nuove promesse della vitivinicoltura altoatesina), domani si apre il WineFestival propriamente detto con una giornata già sold out. Proseguirà fino a lunedì. “The Official Selection” - tra le cantine selezionate anche quella umbra dell’ex presidente del consiglio Massimo D’Alema - viene ospitata al Kurhaus, i prodotti gastronomici nella GourmetArena. E ancora, le Charity Wine Masterclasses, la sezione “Spirits Experience Area” dedicata al mondo dei superalcolici e dei cocktail, prima della chiusura, martedì, riservata esclusivamente agli champagne.















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