«Julia» sul picco Ivigna in memoria di Alessia  

L’esercitazione. Marcia in montagna per un gruppo di alpini del reggimento logistico Raggiunta la vetta, alzabandiera e momento in ricordo del caporal maggiore Chiaro



Merano. “Logistico Julia” impegnato in un’esercitazione di marcia in ambiente montano, per raggiungere il picco Ivigna a quota 2581. Un’esperienza densa di significato, perché intrisa del ricordo di Alessia Chiaro, la caporal maggiore morta in seguito a una caduta in un’analoga attività d’addestramento sotto la stessa cima nel 2015.

L’esercitazione rientrava nel più ampio progetto sviluppato dal comando brigata alpina Julia denominato “70x70”, vale a dire 70 ascensioni per celebrare i 70 anni dalla fondazione della brigata, che ha assegnato ad ogni reparto dipendente una serie di marce in quota nei pressi della loro sede stanziale. Il reggimento meranese ha tra le altre organizzato l’esercitazione sul monte Ivigna, dove sono state ancora una volta testate con successo le capacità di movimento in montagna, affinate le relative tecniche e provato il corretto utilizzo dei materiali in dotazione.

Il numeroso gruppo di partecipanti, guidato dal comandante del battaglione logistico tenente colonnello Pierpaolo Maniccia, con la presenza del “sottufficiale di corpo” luogotenente Marcello Tolu e supportato dalle ottime condizioni meteo, ha mosso da Falzeben la sua marcia di avvicinamento verso cima Ivigna. Una volta nei pressi della vetta i più esperti, dopo avere indossato la prevista imbracatura e il caschetto protettivo, hanno percorso la via ferrata per giungere sulla vetta affrontando complessivamente un dislivello di oltre 900 metri. Nel frangente sono emerse capacità ed esperienza del caporal maggiore capo scelto Nicola Bonadiman, meranese di Maia Alta, che ha partecipato all’esercitazione in qualità di responsabile tecnico e istruttore di alpinismo.

La giornata ha vissuto il suo momento più significativo quando tutto il personale in esercitazione si è riunito sotto la vetta per la cerimonia dell’alzabandiera e subito dopo, con il sottofondo delle struggenti note del “Signore delle cime” e la lettura della “Preghiera dell’alpino” a lei dedicata, ha ricordato la memoria di Alessia Chiaro, caporal maggiore del reggimento tragicamente deceduta su questi sentieri quattro anni fa. Il suo ricordo è sempre vivo e presente nella grande famiglia sia del reggimento che dell’Esercito italiano e nella società civile meranese: non a caso anche questo fine settembre una delle corse in programma all’ippodromo di Maia nel pomeriggio del Gran Premio sarà intitolata proprio ad Alessia.

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