Köcher entusiasta: «Il WineFestival si conferma al top» 

Ripetute le cifre dell’anno scorso: circa 10 mila presenze Premio Godio a Luis Haller, chef dello Schlosswirt di Foresta


di Ezio Danieli


MERANO. Oggi - con gli champagne - si chiude ed il WineFestival conferma lo straordinario successo dell'anno scorso. Anche questa 26esima edizione va in archivio con numeri eccezionali che peraltro non sono ancora ufficiali. Un cocktail di sapori, eleganza, esclusività. Ma anche business . «Sette milioni di euro l'indotto stimato del WineFestival»: lo dice Helmuth Köcher, ideatore e timoniere dell'evento. Che brinda all'ennesima fortunata edizione: «Oltre seimila i biglietti d'ingresso, contando produttori e giornalisti possiamo conteggiare circa diecimila presenze spalmate nei vari giorni. È andata benissimo nella giornata di sabato quando siamo riusciti a contenere un afflusso straordinario con le casse costrette alla chiusura. Lo stesso è accaduto domenica pur anche con una leggera flessione rispetto al giorno precedente. Ieri, e oggi per la chiusura, il numero dei presenti è stato e sarà inferiore al weekend ma comunque tale da essere considerato eccezionale».

Piazza della Rena. «Abbiamo inoltre vinto la scommessa rappresentata dalla tensostruttura di piazza delle Rena», aggiunge Köcher. «Sarà anche fuori dal contesto del Kursaal ma la gente ha dimostrato di voler uscire, di prendersi una boccata d'aria. Stiamo già studiando la possibilità di modificare gli orari per il prossimo anno in modo tale che non vi sarà più la coincidenza di eventi».

Sguardo al futuro. Tre giorni di WineFestival “classico” più il preludio di venerdì con i vini bio e le selezioni degli enologi-cult. Kurhaus frizzante. Un dato sostanzialmente in linea con gli ultimi anni. «Malgrado fosse la ventiseiesima edizione, la tensione è sempre alta. Per capirci: stiamo già pensando al WineFestival 2018», conclude un Köcher raggiante.

Oggi champagne. Già, ma intanto a dirla tutta la manifestazione non è ancora terminata, perché oggi al Kursaal si tiene Catwalk Champagne, appendice dedicata alle bollicine più famose del mondo. Dalle 9.30 alle 16.30, 100 etichette di 40 aziende francesi tra le più famose. Con un momento, alle 12.30, di showcookin: in azione Italo Basso (Confusion Restaurant, Verona-PortoCervo) insieme a Sebastien Ripari (Bureau d’Etude Gastronomique).

Premio Godio. Tra le cose riproposte, ha di certo fatto breccia la Cooking Farm nella quale si sono confrontati chef stellati e le rappresentanti delle Donne coltivatrici dell'Alto Adige, associazione che fa capo al Bauernbund. Che si sono difese con grande onore, proponendo i piatti della tradizione sudtirolese.

La gastronomia italiana di qualità, espressa nel tendone GourmetArena e nella tensostruttura di piazza delle Rena - grazie al coordinamento delle autorità del settore come i maestri di cucina Giorgio Nardelli e Bruno Cicolini - ha manifestato il nome sotto l'egida dell'Accademia della Cucina presieduta localmente da Raoul Ragazzi. Il riconoscimento intitolato a Giancarlo Godio, altro appuntamento fisso della manifestazione, è andato a Luis Haller chef dello Schlosswirt di Foresta ed del Fragsburg dove aveva ottenuto una prestigiosa stella Michelin. La consegna del premio è avvenuta ieri sera, dopo una giornata nel corso della quale si erano susseguiti ai fornelli diversi vincitori delle passate edizioni, da Herbert Hintner e Stefano Cecco ad Anna Matscher, Karl Baumgartner e Michele Nardelli, da Nansi Baumgartner a Sonja Klotz e Mauro Buffo.













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