«La cultura non si ferma» Mamming e Principesco aperti 

L’impegno. Il museo di piazza Duomo e il maniero di via Galilei restano accessibili nel rispetto delle normative anti-contagio. Anche il centro di via Cavour prosegue le attività



Merano. Con tutte le cautele che le circostanze richiedono, e la consapevolezza di un quadro in perenne evoluzione, la cultura meranese non si ferma. Un lancio sui social avverte che «anche in questo difficile periodo le porte di Palais Mamming Museum e Castello Principesco restano aperte, gratuitamente e nel rispetto delle norme sanitarie vigenti, per garantire a tutti la possibilità di fruire del nostro patrimonio culturale». Dello stesso tenore il messaggio che giunge dal Centro per la cultura di via Cavour.

Regole confermate.

L’ordinanza provinciale firmata domenica dal governatore Kompatscher consente ai musei agli altri istituti e luoghi della cultura di rimanere aperti a condizione che garantiscano «modalità di fruizione contingentata» e il rispetto delle misure della legge provinciale dell’8 maggio. Dunque nessuna nuova regola. Seppur con la sottintesa raccomandazione di maggiore attenzione dovuta al momento. «Resteremo aperti fino al 10 gennaio, qualche giorno in più rispetto al calendario consueto che prevedeva lo stop dall’Epifania» spiega Tiziano Rosani, uno dei responsabili del Mamming Museum, cui fa capo anche il Catello Principesco. «Fino a quella data proseguirà la mostra temporanea in corso “1920: Vaterland Österreich – Siamo in Italia!” e nel frattempo stiamo lavorando per allestire “Mamming for Artists”, un’esposizione che intende offrire un’opportunità particolare a tutti gli artisti meranesi, come già da tempo annunciato sul sito istituzionale del Comune». Quanto alle disposizioni anti-contagio, «valgono quelle in vigore: mascherina indossata correttamente durante tutta la visita, igienizzazione, distanziamento interpersonale. La videosorveglianza ci consente di intervenire in modo tempestivo se qualcuno non dovesse osservare le norme, in realtà non ci sono mai stati problemi». Proseguono in parallelo tutte le altre attività museali, quelle “dietro la vetrina”. «La cura dell’esposizione permanente o l’organizzazione di mostre temporanee sono solo alcune delle funzioni di un museo - chiosa Rosani -, fondamentale è infatti anche il lavoro mirato alla corretta conservazione e catalogazione di un numero elevatissimo di oggetti e foto che appartengono al patrimonio culturale della città». La custodia della memoria collettiva.

Centro per la cultura.

Le attività proseguono anche al Centro per la cultura. «Abbiamo recepito l’ordinanza provinciale e avuto il via libera dei “padroni di casa”, vale a dire il Comune» spiegano da via Cavour. Restano le regole, a partire dalla limitazione del pubblico. Per la sala principale, l’accesso è limitato a 49 posti. «Qualche relatore proveniente da fuori regione non sarà presente di persona, ma interverrà in videoconferenza». Effetti collaterali della stretta. Altri possono dipendere dalle singole associazioni che, in autonomia, potrebbero decidere di cancellare gli appuntamenti nelle agende che ormai vivono alla giornata. SIM















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